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Giornale di Taranto - Scontro/ Professioni turistiche, Tamburrano: “la Regione ci boicotta”, intanto oltre 2mila domande rischiano il "congelamento"
Venerdì, 22 Aprile 2016 17:58

Scontro/ Professioni turistiche, Tamburrano: “la Regione ci boicotta”, intanto oltre 2mila domande rischiano il "congelamento" In evidenza

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Sono oltre duemila gli aspiranti alle professioni di “guida turistica” e “accompagnatore turistico” tra cittadini italiani, dell’Unione Europea ed anche extracomunitari con regolare permesso di soggiorno che hanno risposto al bando pubblicato dalla Provincia di Taranto in esecuzione alla determina dirigenziale n. 9  del 26/02/2016 e che ora vedono in pericolo le procedure di esame per un intervento a gamba tesa da parte della Regione Puglia.

La massiccia partecipazione è spiegata dal fatto che questo titolo consente lo svolgimento di entrambe le attività su tutto il territorio nazionale. Inoltre, anche il fatto che gli enti competenti abbiano per così lungo tempo omesso l’attivazione delle procedure ad evidente beneficio dei pochi soggetti attualmente abilitati, ha determinato una inevitabile pioggia di candidature.

Lo stesso Assessore regionale al Turismo, Loredana Capone, in un comunicato datato 25 novembre scorso dichiarava che “si tratta di importanti occasioni perse, sia di lavoro che di offerta qualificata di servizi turistici, ma al tempo stesso, essendo il Turismo, allo stato attuale, una competenza ancora delle Province, sarebbero occorse future modifiche normative a diretto  finanziamento regionale”. Nello stesso comunicato, si affermava che le Province erano state appositamente convocate per ben due volte “per verificare la possibilità che si bandissero i concorsi abilitanti per consentire un rapido espletamento degli esami” ricevendo riscontro negativo.

In realtà i due incontri a cui si riferisce l’assessore regionale sono proprio quelli richiesti dalla Provincia di Taranto via PEC in data 22 settembre 2015, durante i quali è stata sempre ribadita e verbalizzata la ferma intenzione di procedere di bandire immediatamente le procedure e mai alcun argomento di legittimità e/o di opportunità è stato sollevato dalla Regione.

Pertanto la Provincia ha proceduto alla pubblicazione dei bandi in data 26 febbraio 2016 e solo il successivo 24 marzo, quasi in corrispondenza della scadenza dei termini di presentazione delle istanze, l’assessore Capone ha convocato un incontro (a cui peraltro è risultata assente) per chiedere la sospensione del bando per motivi di “opportunità”.

Nella stessa nota di convocazione, la parte politica dichiarava anche la volontà  di non designare i membri di commissione d’esame previsti obbligatoriamente per legge in rappresentanza della Regione, nonostante la formale richiesta avanzata due volte dalla Provincia.

Successivamente, in riscontro alla terza convocazione per l’insediamento delle commissioni con contestuale comunicazione delle date per le prove scritte (23 e 24 maggio 2016), la dirigente del Sevizio Turismo comunicava che non avrebbe designato alcun funzionario regionale “nell’attesa di un quanto più celere riordino dell’intera materia, che auspicabilmente fughi ogni e qualsivoglia dubbio sugli ambiti di competenza dei diversi di governo locale ed al fine di evitare un’attività amministrativa che potrebbe risultare affetta da vizio di incompetenza, o esercitata inefficace … (omissis)”.

La Provincia, a questo punto, pur avendo raccolto ed esaminato tutte le istanze di partecipazione, predisposto le banche dati dei quesiti, individuato data e sede degli esami scritti e programmato la conclusione degli esami orali entro il mese di luglio, si trova nell’impossibilità di operare per il rifiuto della Regione Puglia.

 

Il presidente della Provincia di Taranto, Martino Tamburrano, ha così commentato:

la Regione ha posto un rifiuto tardivo nei tempi, illegittimo per evidente infondatezza dei motivi di diritto e pretestuoso in quanto esattamente strumentale a paralizzare le attività di esame in oggetto.

Quanto alla tardività, si è già data prova che la Regione nulla ha opposto alla volontà di indire tali  procedure, come palesate con le note e gli incontri di settembre e novembre 2015 quando già vigeva lo stesso quadro normativo cui ora ci si appiglia per evidenziare una presunta confusione di attribuzione di funzioni.

Del resto, al di là della materia turismo, esistono molteplici altre competenze oggetto di riordino, quali le funzioni in materia di ambiente, di difesa del suolo e delle coste, di servizi sociali, di attività culturali, di lavoro, di formazione professionale, di agricoltura, di protezione civile, di attività produttive, di sport e politiche giovanili, che tutte le Province pugliesi stanno continuando a gestire con lo spesso impegno di sempre e senza aver mai ricevuto alcuna obiezione da parte degli uffici regionali o da altre parti interessate.           

E’ proprio in questo senso che va letta la pretestuosità dell’atteggiamento omissivo della Regione Pugliaperchè si cerca solo di sospendere tale procedura in modo tale da far perdere ogni aspettativa agli attuali candidati, così da essere, la Regione,  l’unica regista di un nuovo esame basato su criteri ancora tutti da determinare e che certo non si concluderebbe in tempi così rapidi come quelli calendarizzati dalla Provincia di Taranto.

La pretestuosità delle argomentazioni regionali, del resto, sono provate anche dal fatto che lo stesso servizio Turismo chiede la sospensione dei soli esami e non di tutte le altre competenze attualmente esercitate dalle Province pugliesi nel settore Turismo, come ad esempio le classificazioni alberghiere e le agenzie di viaggio.

Se solo fossimo così solerti nell’applicazione della stessa argomentazione regionale agli altri settori oggetto di riordinocreeremmo, oltre ad una grande confusione, anche un notevole ed ulteriore disagio nella già complicata vita dei cittadini di questo territorio”.