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Giornale di Taranto - PORTO - Zona ad economia speciale e Distripark endoportuale, le proposte del Propeller club Taras
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Venerdì, 25 Marzo 2016 12:36

PORTO - Zona ad economia speciale e Distripark endoportuale, le proposte del Propeller club Taras In evidenza

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La recente indagine congiunturale di Confetra ha evidenziato il -9,2%  registrato, complessivamente, dai porti di transhipment italiani nel 2015.

Taranto come si sa ha registrato l’azzeramento totale di tale traffico. L’impressione è che la crisi del transhipment sia ormai profonda e strutturale. “Il problema, al netto di Taranto, è – per il Propeller club Taras - che il traffico di trasbordo dei contenitori, in Italia,  non remunerà più i terminalisti e per la verità nemmeno i territori! La redditività risulta positiva solo per il traffico-gate, quello di destinazione finale. In Italia: Genova, La Spezia, Livorno, Ravenna, Trieste tengono e crescono avendo un mercato importante da servire. Il mercato è quello importante dell’Europa centrale di cui fa parte integrante il centro/nord italiano. Nel sud i porti gate sono Napoli e Salerno”.

Secondo il Propeller club, infatti, resta ormai evidente  che “dove non c’è mercato (produzione e consumo) per le merci in import-export non c’è traffico. Come è notorio le navi vanno dove hanno da sbarcare o imbarcare le merci”.

Al di là della profonda crisi del Porto di Taranto,  per effetto  del fermo di alcuni cantieri e perchè  altri non sono ancora nemmeno partiti e soprattutto per spirito di critica costruttiva, il  Propeller,  “al fine anche di scongiurare l’assopimento dell’interesse della pubblica opinione per effetto dei reiterati crono programmi di soluzione delle situazioni di crisi”, ha organizzato per il prossimo 1° aprile, con inizio alle ore 18 al ristorante Nautilus, un incontro “per discuterne insieme a due parlamentari tecnicamente e politicamente impegnati in settori strategici, quali le infrastrutture e i trasporti, e ad un importante operatore della logistica intermodale e internazionale, perché ci suggeriscano percorsi utili per dare un futuro al ns. porto , atteso che passeranno ancora alcuni anni prima di avere il Molopolisettoriale nuovamente agibile e fuori dall’empasse nel quale le attività messe in campo lo hanno inopinatamente condotto. La nostra idea – conclude il Propeller - è quella di percorrere la via della proposizione di una ZES (Zona ad economia speciale) e un Distripark endoportuale quali recettori di investimenti e di merci che possano supplire alla mancanza del mercato attrattore e produttore di merci in quantità tali da richiedere il trasporto navale”.