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Giornale di Taranto - Falso Made in Italy/ Per il sen. Dario Stefàno occorre "Proteggere produzioni e tutelare consumatore". Soddisfazione per l'operazione espressa anche dalla CIA di Taranto.
Giovedì, 04 Febbraio 2016 05:32

Falso Made in Italy/ Per il sen. Dario Stefàno occorre "Proteggere produzioni e tutelare consumatore". Soddisfazione per l'operazione espressa anche dalla CIA di Taranto. In evidenza

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Il caso della commercializzazione dell'olio extravergine falsamente fatturato italiano. 

 "Occorre impegnarsi per far saltare i meccanismi che danno vita a veri e propri sistemi collaudati di contraffazione delle nostre produzioni. Un plauso va a chi ha bloccato questa ennesima e dannosa iniziativa e lavora quotidianamente in questa direzione". E' il commento del Senatore Dario Stefàno, coordinatore di Noi a Sinistra per la Puglia, alla notizia dell'operazione condotta in Puglia, Calabria e Umbria dalle Forze dell'Ordine, dalla Procura di Trani e dal ICQRF che ha impedito la commercializzazione di olio extra vergine di oliva falsamente fatturato italiano. "Questa notizia - continua Stefàno - arriva a poche ore di distanza da quella apparsa ieri sui giornali relativa al sequestro di 85 tonnellate di olive colorate con soluzioni a base di solfato di rame e ci ricorda quanto è drammatico il problema delle frodi alimentari, che danneggia i consumatori e i produttori onesti che della qualità hanno invece fatto la propria bussola. Il Made in Italy agroalimentare è sempre più al centro di una guerra ingiusta e sleale, se pensiamo anche alle iniziative dell'Ue, come quella ultima sull'importazione dell'olio tunisino, che piuttosto che supportare e valorizzare uno dei nostri settori più strategici, rema decisamente contro”. "Accanto al buon lavoro delle Forze dell'Ordine e degli organismi di controllo -  conclude Stefàno - , ci deve essere un impegno a incentivare, attraverso norme precise, la  trasparenza nelle filiere e la tracciabilità delle produzioni. Solo così daremo una mano al Made in Italy e ai nostri produttori e proteggeremo nel contempo i consumatori".

 

Sulla questione si registra anche l'intervento della Cia Confederazione Italiana Agricoltori di Taranto che esprime soddisfazione per l'operazione condotta dall’Ispettorato Repressione Frodi (Icqrf), e coordinata dalla Procura della Repubblica di Trani, che ha portato al blocco di un vasto e collaudato sistema di frode, radicato in Puglia e Calabria, nel settore oleario. L’operazione, denominata «Mamma mia», ha consentito di bloccare la commercializzazione di oltre 2.000 tonnellate di olio extravergine di oliva falsamente fatturato italiano, per un valore di oltre 13 milioni di euro.

Sul territorio sono diventate frequenti le operazione di sequestri di prodotti contraffatti ad opera delle forze dell'ordine. L'unica arma per difendere le nostre produzioni tipiche e' quella di smascherare le contraffazioni. Tutto il settore agroalimentare e le sue produzioni subisce questa situazione, dal latte, al vino, al grano, all'olio, passando per il settore ortofrutta. Oltre la concorrenza dei prodotti provenienti dall'estero il settore agricolo subisce la contraffazione e l'agropirateria.     

Sono otto gli indagati, accusati di frode agroalimentare e di reati fiscali, connessi a un giro di fatture false per oltre 13 milioni di euro, attestanti il commercio di duemila tonnellate di olio italiano fittizio. A seguito di una complessa attività di analisi e a un minuzioso lavoro di ricostruzione documentale, gli investigatori dell’Icqrf hanno accertato che, negli anni 2014 e 2015, oltre duemila tonnellate di olio extravergine di oliva proveniente da Spagna e Grecia sono state commercializzate come olio 100% Italiano. Il complesso sistema di frode prevedeva il ruolo di imprese cartiere pugliesi e calabresi che emettevano falsa documentazione attestante l’origine nazionale di olio extravergine di oliva, in realtà spagnolo e greco che, attraverso triangolazioni documentali, arrivava agli imbottigliatori già designato come Made in Italy, pronto per il confezionamento e la distribuzione sul mercato.

Un plauso ed un ringraziamento quindi per l'operazione e un invito a continuare su questa strada, anche se comprendiamo che ci sono risorse risicate per tali attività investigative. La Cia Confederazione Italiana Agricoltori di Taranto invita la politica a destinare maggiori risorse agli organi investigativi allo scopo di smascherare il falso e le contraffazioni e per difendere il vero made in Italy