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Giornale di Taranto - MURGIA/ IL SEN. DARIO STEFÀNO E CONCA DEL M5S CRITICANO LA INDIVIDUAZIONE DELL’AREA PER LO STOCCAGGIO DI RIFIUTI NUCLEARI.
Venerdì, 15 Gennaio 2016 06:25

MURGIA/ IL SEN. DARIO STEFÀNO E CONCA DEL M5S CRITICANO LA INDIVIDUAZIONE DELL’AREA PER LO STOCCAGGIO DI RIFIUTI NUCLEARI. In evidenza

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SULLA QUESTIONE CONSIGLIO COMUNALE CONGIUNTO DEI COMUNI INTERESSATI PER DICHIARARE LA NON DISPONIBILITA' A TALE LOCAALIZZAZIONE.


"E’ un’altra idea priva di senno, quella di immaginare la localizzazione di un sito di stoccaggio di rifiuti nucleari dove c’è un Parco nazionale: l’Alta Murgia non può e non deve essere individuata come area per lo smaltimento di materiale radioattivo. La Puglia rischia di diventare un incredibile campo minato: la Tap, le trivelle, l’Ilva le centrali a carbone e ora questa ipotesi. La risposta di oggi in Aula non chiarisce i dubbi”. È la puntualizzazione del Senatore Dario Stefàno, coordinatore di Noi a Sinistra per la Puglia, dopo che il sottosegretario Castiglione ha risposto oggi in Aula ad una sua interrogazione, presentata lo scorso 10 settembre e indirizzata al Ministero per l'Ambiente per verificare se la zona dell'Alta Murgia fosse esclusa dai siti per lo stoccaggio di rifiuti nucleari.  "Ritengo particolarmente significativo – ha sottolineato Stefàno – che il Ministro dell'Ambiente non si sia presentato oggi in Aula, rinunciando a mettere la faccia su una vicenda che sta procurando grande agitazione in un intero territorio. Le argomentazioni del sottosegretario all'agricoltura non chiariscono assolutamente e l'approccio con il quale il Governo sta affrontando questa questione è incomprensibile, mentre sull'Italia incombe la scure di una nuova procedura d'infrazione che la Commissione Europea potrebbe avviare già nei prossimi giorni. Ieri, infatti, è scaduto l'ultimatum europeo per l'indicazione del sito dove costruire il deposito nazionale. Ma il Governo tace”.“Questo silenzio alimenta l’allarmismo nei cittadini che ogni giorno subiscono le notizie che vorrebbero i rifiuti nucleari ora stoccati da una parte, ora dall'altra del nostro Paese. Tutto ciò naturalmente avviene in barba al risultato schiacciante del referendum con cui gli Italiani hanno chiarito di voler chiudere con i programmi nucleari”.

“Ora - conclude Stefàno – va bene abbracciare finalmente l’idea - perchè è tardiva - di un percorso partecipativo e di consapevolezza sulla localizzazione del deposito. Il timore però è che questa decisione giunga “quando i buoi sono già scappati”. Le valutazioni di idoneità, invece, devono tener conto e incrociare variabili inderogabili, non solo morfologiche o geografiche, ma soprattutto quelle sociali, economiche e culturali di un territorio. Solo così si riuscirà ad ottenere una valutazione giusta e obiettiva e che, nel caso della Murgia, confermerebbe il suo «no», anche al di là del percorso partecipativo, che non potrà che dare esito negativo”.
In seguito al consiglio comunale congiunto tra i comuni di Altamura, Gravina, Matera, Santeramo in Colle, Poggiorsini, Spinazzola e Irsina, nel corso del quale si è discussa una delibera per dichiarare la “non disponibilità alla localizzazione del deposito nazionale destinato allo smaltimento a titolo definitivo dei rifiuti radioattivi e del parco Tecnologico” nei comuni del territorio murgiano, si esprime il consigliere regionale M5S Mario Conca: “Una importante iniziativa proposta proprio dal Movimento 5 Stelle che, con la presentazione di una mozione sia nel comune di Altamura che in quello di Gravina, - dichiara il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Mario Conca - chiedeva di avviare un coordinamento istituzionale che portasse a formalizzare la contrarietà dei territori e a combattere la possibilità che i rifiuti radioattivi possano trovare sede nell’Alta Murgia. Tuttavia auspico fortemente - dichiara Conca -che le istituzioni locali facciano fronte comune non solo per scongiurare la minaccia delle scorie nucleari ma anche per debellare le criticità ambientali che già sono presenti sul territorio”, il riferimento è alle discariche illegati ed agli sversamenti abusivi, fenomeni che a dire di Conca “necessitano urgentemente di una mappatura e di controlli seri, perché è inaccettabile che si continui ad inquinare il nostro territorio, con il forte sospetto che ciò sia alla base dell’incremento di malattie fra i nostri concittadini, e purtroppo anche dell’incidenza tumorale. Scorie nucleari, sversamenti e discariche, - conclude Conca -stridono con le peculiarità di una regione che non può starsene immobile a guardare un film già visto con il Tap, le Trivellazioni e la Xylella.”

 


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