I Don Pizzicati "e la loro musica ridestano i vicoli del Borgo antico in chiusura della rassegna " La città Vecchia dentro Sant'Anna"; La band: "La nostra musica veicolo di spensieratezza".
Folclore, musica popolare e tradizione. Si può descrivere in questi termini l'evento svoltosi alle 20.30 di martedì sera, vigilia dell'Epifania tra i vicoli della Città Vecchia di Taranto a due passi dal Duomo di San Cataldo all'interno di " A' Puteje arte e (è) cultura" l'esibizione live dei Don Pizzicati. Il gruppo di artisti grottagliesi ha allietato i presenti facendo echeggiare nell'aria al ritmo di tamburelli e chitarre le note della musica jonico-salentina per eccellenza. L'evento, ha rappresentato l'atto conclusivo della rassegna "La Città Vecchia dentro Sant'Anna", giunta quest'anno alla sua terza edizione.L'esibizione, è stata fortemente voluta e promossa dalle due associazioni "Archeoclub" e "Tarantinidion" impegnate,ormai da qualche anno, nella promulgazione e conservazione dei valori e delle tradizioni nel Borgo Antico ed ha riscontrato un discreto successo di pubblico.
Nei momenti che hanno preceduto la serata abbiamo avvicinato Luciano Micera fondatore del gruppo (mandolino e voce) il quale ci ha parlato delle origini e delle peculiarità del suo gruppo: " La nostra formazione, attuale è nata tre anni fa quasi per gioco grazie all'idea mia e di alcuni amici e cultori di musica Jonico-Salentina con il desiderio di far conoscere e tramandare la pizzica; recentemente si è aggiunto a noi il maestro chitarrista Angelo Santoro. Lo scorso hanno abbiamo partecipato al progetto Domus Tarantae con l'incisione di due brani prettamente in lingua grottagliese intitolati "Balla Miché" e "Quannu Camini Tie". L'intento del gruppo è quello di tramandare ai più giovani e agli appassionati la musica della nostra terra. La pizzica per tanti anni è stata la musica dei contadini, gente umile in grado con i suoi suoni di stimolare l'endorfine del buonumore e dell'allegria.Abbiamo accolto l'invito degli organizzatori molto volentieri. L'obiettivo è soprattutto quello di risollevare le sorti della Città Vecchia di Taranto : " Lo scorso anno ci siamo esibiti nella chiesetta di Sant'Anna in vico Civitanova; purtroppo quest'anno non ci è stato possibile usufruire della stessa location ma spero che i cittadini non perdano la curiosità e la voglia di visitare la città Vecchia e di tramandare le nostre tradizioni, allontanando i preconcetti e le dicerie che spesso si celano sull'immaginario comune del Borgo antico come un luogo dal quale stare alla larga.
Abbiamo arricchito questo contenitore culturale allestendo una mostra fotografica corredata da una un'esposizione di presepi del compianto artista Giuseppe Axo, pescatore tarantino vissuto nel secolo scorso specializzato nella realizzazione di presepi utilizzando delle conchiglie".
Soddisfazione, nel corso della serata è stata espressa dai rappresentanti dell'associazione Tarantinidion e Archeoclub i quali - nel ringraziare la cittadinanza per la partecipazione hanno ricordato quelli che furono i propri albori e quelli che sono gli obiettivi futuri : "Tarantinidion è nata nel duemilacinque, mentre nel duemilaundici è stata la volta di Archeoclub. Entrambe sono sorte dall'idea e grazie all'impegno di architetti tarantini, subendo nel tempo diverse variazioni ma conservandone intatte le finalità, quelle della promozione del territorio rinsaldando il connubio tra Storia, Tradizione ed Archeologia.
A. L.