Cookie Consent by Free Privacy Policy Generator
Preferenze sui cookie
Giornale di Taranto - MARTINA FRANCA/ Niente gasolio, a scuola con i termosifoni spenti, il consigliere Leggieri "bisogna intervenire subito, la soluzione c'è"
Sabato, 07 Novembre 2015 09:14

MARTINA FRANCA/ Niente gasolio, a scuola con i termosifoni spenti, il consigliere Leggieri "bisogna intervenire subito, la soluzione c'è" In evidenza

Scritto da 
Vota questo articolo
(0 Voti)

Manca il gasolio, termosifoni spenti e studenti costretti a fare lezione in cappotto e sciarpa. Accade a Martina Franca dove a farsi interprete del disagio provocato da tale situazione è il consigliere comunale del Pd Aldo Leggieri. Ecco la sua nota sull'annosa questione:



"Come l'anno scorso, e come un film già visto, siamo ad inizio anno scolastico inoltrato e la Provincia di Taranto ancora non ha fornito di gasolio, per il riscaldamento, le Scuole Superiori della città di Martina. In occasione della Festa dell'Unità Nazionale, dopo la solenne cerimonia in piazza Vittorio Veneto, mi hanno fermato spontaneamente gli studenti della città. Urtati e sgomenti, è dire poco. Vogliono protestare se non si interverrà nei prossimi giorni.Ho cercato di calmarli un poco. Poi, spostandoci da piazza Crispi a viale Mercadante per commemorare i caduti morti in Russia, dopo i saluti e l'inno nazionale suonato splendidamente dai bambini delle elementari, ho parlato con il nostro Sindaco, informandomi che aveva avuto un incontro con il Prefetto. Rassicurandomi. Bene, ho detto io. Speriamo. Ma se entro metà novembre, la Provincia non fornirà il servizio, come nell'esercizio delle sue funzioni e secondo le leggi italiane, saremo tutti pronti per una mobilitazione forte. Ascoltando le legittime istanze dei ragazzi e degli insegnanti delle scuole, porterò nei prossimi giorni la questione all'attenzione degli altri amministratori comunali e in Commissione Pubblica Istruzione. E come ho già illustrato, giorni fa, ribadiró il fatto che i soldi ci sono nelle casse pubbliche della Provincia. Basta dare una lettura all'ultimo bilancio approvato. È una questione di civiltà, noi aspettiamo che si intervenga. Ce lo auguriamo. Dopodicchè, in caso di latitanza dell'istituzione, avvieremo una serie di azioni serie per risolvere, in chiave naturalmente costruttiva, il problema, che è davvero imbarazzante."

Ultima modifica il Sabato, 07 Novembre 2015 09:21