Cookie Consent by Free Privacy Policy Generator
Preferenze sui cookie
Giornale di Taranto - Il 22 ottobre la decisone del tribunale fallimentare.La UIL:la Borsci deve restare a Taranto
Mercoledì, 14 Ottobre 2015 11:17

Il 22 ottobre la decisone del tribunale fallimentare.La UIL:la Borsci deve restare a Taranto In evidenza

Scritto da 
Vota questo articolo
(0 Voti)

Richiesta in vista dell’assegnazione dell’industria di liquori.

Trenta: “Necessario anche implementare attività produttive e unità occupazionali”

 

Garantire continuità al lavoro nell’industria di “liquori Borsci” anche dopo il 22 ottobre, quando scadrà il contratto di fitto d’azienda. E ribadire che chiunque rileverà la fabbrica tarantina dopo questa data dovrà restare sul territorio.

Queste le richieste con le quali nei giorni scorsi la Uila Uil di Taranto si è presentata al tavolo del responsabile del servizio Controversie collettive della Provincia di Taranto, Michele Coviello, insieme alle altre organizzazioni sindacali di categoria.

Al confronto, richiesto dai sindacati, oltre alla curatela fallimentare della “Borsci” e all’attuale impresa che la gestisce, anche il consigliere delegato al Mercato del lavoro per la Provincia di Taranto, Vito Miccolis.

Tra le soluzioni individuate, la possibilità di una proroga di sei mesi per evitare l’interruzione delle attività produttive dello stabilimento in attesa che siano valutate le proposte pervenute.

“Di candidature - spiega Antonio Trenta, segretario generale della Uila Uil di Taranto - ne sono giunte tre. La curatela ci ha infatti informato che in Tribunale hanno avanzato la proposta di poter rilevare tutto il compendio aziendale tre importanti gruppi. Uno è di certo “Caffo”, produttore del noto “Amaro del Vecchio Capo”, che sta attualmente gestendo la “Borsci”. L’altro potrebbe essere il gruppo che fornisce l’“Amaro Lucano”. Del terzo candidato non sappiamo il nome, ma abbiamo la certezza che abbia presentato formale istanza”.

Adesso si apre dunque la fase di verifica dell’azienda i cui requisiti rispondono maggiormente alle esigenze della “Borsci” e delle sue attività produttive.

E’ per questo che entro la prossima settimana dovrebbe essere confermata la proroga: “Sarà quasi certamente l’ultimo rinvio perché, dopo, lo stabilimento dovrà essere assegnato definitivamente”.

Ed è in vista di questo momento che la Uila si sta attivando. “Chiunque rileva la “Borsci” - sottolinea Antonio Trenta - deve restare a Taranto ed adoperarsi per incrementare le attività dello stabilimento e le sue unità occupazionali, attualmente ferme a dieci”.

Una rassicurazione che il gruppo “Caffo” ha già reso. Ma il pressing del sindacato è soprattutto rivolto alle istituzioni.

“Facciamo appello alla Provincia - conclude il segretario della Uila - ed in particolare al consigliere Miccolis, perché vincolino l’assegnazione definitiva della Borsci ad una cordata disposta a proseguire le attività sul territorio. Questa al momento è la nostra principale preoccupazione”.

 

Ultima modifica il Mercoledì, 14 Ottobre 2015 15:40