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Giornale di Taranto - IPOTESI CHIUSURA ILVA/ CARAMIA CONTRO CARAMIA.
Sabato, 15 Agosto 2015 10:37

IPOTESI CHIUSURA ILVA/ CARAMIA CONTRO CARAMIA. In evidenza

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L'Italcave prende le distanze dalle dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi dall'ex Presidente di Confindustria Taranto

 

La nota pubblicata sul quotidiano Taranto Buonasera, con la quale la famiglia Caramia prende le distanze dalla famiglia Caramia (si proprio così, non si tratta di un errore !!!) lascia perplessi e solleva una serie di interrogativi sul ruolo che ricopriva e ricopre Antonio Caramia all’interno della azienda di famiglia, la Italcave S.p.A.(nella foto) e sulle ragioni che hanno portato lo stesso  Antonio Caramia ad assumere una posizione così netta nei confronti dell’ILVA. L’imprenditore tarantino nei giorni scorsi aveva infatti dichiarato che la chiusura della Grande Industria non sarebbe stata un danno per Taranto che invece da questo smantellamento ne avrebbe potuto trarne vantaggi economici ed occupazionali, sia per gli attuali dipendenti che per nuovi lavoratori. Dichiarazioni che hanno indotto il legale della Italcave a chiarire la posizione della società sottolineando che le considerazioni espresse da Antonio Caramia erano state espresse a titolo personale e non in rappresentanza dell’azienda. Cosa ha portato quindi l’ex Presidente degli industriali ionici a rilasciare dichiarazioni così importanti? Una prima ipotesi porterebbe ad optare per una discesa in campo politica del Caramia, considerato che potrebbe esserci nei prossimi mesi una crisi di Governo e quindi elezioni anticipate, ma anche la prossima scadenza elettorale (marzo-aprile 2017) per il rinnovo del Consiglio comunale di Taranto che aprirebbero molte opportunità. Scenderebbe in campo con i Verdi considerato che le posizioni si avvicinano molto a quelle delle associazioni ambientaliste? Non riteniamo possibile una simile ipotesi visto il passato ed il vissuto dell'imprenditore tarantino. Viene quindi da domandarsi con quale coalizione potrebbe eventualmente schierarsi considerato peraltro che da tempo è fuori dai giochi sia politici che all’interno della organizzazione confindustriale. Le dichiarazioni sono lontane dalle politiche espresse dal centro-destra (di cui l’imprenditore è sempre stato vicino) che non ha mai ventilato ipotesi di chiusura dello Stabilimento ILVA di Taranto, anzi ne ha sempre chiesto il rilancio produttivo, ma lo allontanerebbe anche dal Centrosinistra che proprio con i recenti decreti legge ha di fatto impedito che i provvedimenti della Magistratura bloccassero gli impianti. Anche gli industriali ionici riteniamo che non abbiano gradito la posizione assunta dal loro ex presidente in quanto da tempo schierati per la ripresa dell’ILVA dal punto di vista della produzione. Quindi una situazione in evoluzione di cui racconteremo gli sviluppi, se sviluppi ci saranno.