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Giornale di Taranto - DICHIARAZIONE ASSESSORE GIANNI LIVIANO/ "Finalmente si è insediato il Tavolo per Taranto".
Martedì, 21 Luglio 2015 08:20

DICHIARAZIONE ASSESSORE GIANNI LIVIANO/ "Finalmente si è insediato il Tavolo per Taranto". In evidenza

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Fare della città vecchia il vero perno di una città proiettata nel futuro

Immagine associata al documento: "La vera notizia non sono tanto i 600 milioni di euro (613 per l'esattezza, ndc) stanziati per Taranto, quelli erano già impegnati dal 2012 ad oggi. La notizia è che, finalmente, il Tavolo per Taranto si è insediato scegliendo, come è ovvio che fosse, la città dei due mari per la sua prima riunione".
Gianni Liviano, assessore regionale all'Industria turistica e culturale, torna sull'importante riunione tenutasi lunedì scorso nella sede della Prefettura di Taranto, e lo fa per spingere gli attori in campo "ad accelerare i tempi perchè, - aggiunge l'assessore Liviano - siamo di fronte all'ennesimo treno che passa e non possiamo permetterci il lusso di lasciarcelo scappare. La città, il territorio ionico, non se lo possono permettere. Per questo è opportuno che si proceda ad una programmazione serrata, che il cronoprogramma dettato lunedì dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, De Vincenti, venga rispettato.
"Ma per fare ciò, è opportuno-, rileva l'assessore regionale all'Industria turistica e culturale- che la progettazione proceda spedita. La tempistica tracciata dal sottosegretario De Vincenti prevede, dopo la costituzione del Nucleo tecnico operativo centrale di supporto alle amministrazioni locali, una nuova riunione a settembre in modo tale da arrivare entro la fine del mese alla bozza del Contratto istituzionale di sviluppo; entro il mese di ottobre va preparato lo schema al Cipe nel quale immettere materialmente le risorse economiche previste per Taranto in modo da arrivare entro il mese di novembre alla sottoscrizione del contratto istituzionale.
"Se questa tempistica sarà rispettata - sottolinea l'assessore regionale Liviano - potremo essere operativi entro la fine di quest'anno e mettere mano, davvero, ad una operazione complessiva di rilancio della città di Taranto e di tutte le realtà economiche e produttive che le gravitano intorno".
Del resto si sta parlando di una cifra considerevole, 600 milioni di euro, così suddivisa: 408 milioni per il porto di Taranto (189 rinvenienti dall’attuazione del protocollo del 2012 per l’infrastrutturazione dello scalo ionico; 219 per la piastra logistica), 115 per le opere di bonifica, 60 per la rigenerazione urbana (recupero della città vecchia a fini culturali e turistici), 30 per la reindustrializzazione.
Nei 600 milioni di euro è compreso anche il progetto per la valorizzazione dell’Arsenale militare quale museo di archeologia industriale. Per non parlare delle risorse aggiuntive messe a disposizione dalla Regione Puglia per il Centro Ambiente e Salute (17 milioni di euro) e per i piani di rigenerazione urbana per i quartieri Paolo VI, Tamburi e città vecchia oltre agli investimenti per l’aeroporto di Grottaglie da integrare con il porto industriale.(...)
“Insomma, si tratta di una buona partenza- commenta l’assessore Liviano-nella quale si concentrano speranze di rinascita che devono necessariamente coniugarsi con l’impegno del governo ad una tempistica accelerata anche se ci sono da superare difficoltà oggettive come i ricorsi pendenti per i lavori all’interno del porto che, gioco forza, potrebbero rallentare il percorso. “Importante – prosegue Gianni Liviano - è il ruolo di turismo e cultura, al contempo proposte educative e di inclusione sociale ma anche attrattori di ulteriori finanziamenti e interpreti di un rilancio territoriale che vada oltre quella politica industriale che ha ingabbiato la realtà ionica”.
Per questo Liviano crede sia necessario pensare ad un piano strategico che, conclude, “sfruttando quanto previsto dall’ultimo decreto del Governo, faccia della città vecchia il vero perno di una Taranto proiettata nel futuro. Le esperienze positive di città come Bilbao e Torino (entrambe realtà monoindustriali), che hanno saputo traguardare le rispettive comunità verso uno sviluppo turistico-culturale, lasciano ben sperare. Ma non dobbiamo perdere ulteriore tempo”.
Il video di lavoratori all'opera a primissima mattina in Mar Grande.