Carabinieri irrompono nell’ILVA e controllano gli operai al lavoro in Afo2 per non aver ottemperato allo spegnimento, cosi come disposto dalla Magistratura. Dal sindacato dicono che non dipende dai lavoratori e che la loro sicurezza è sempre più a rischio. Nei diversi contenziosi - ribadisce la FIM - vogliamo garanzie altrimenti la fermiamo noi la fabbrica. Queste le dichiarazioni arrivate nel pomeriggio di ieri 17 luglio dopo il blitz dei Carabinieri. In serata i Sindacati FIM-FIOM-UILM e le Segreterie confederali, hanno ricevuto convocazione presso la Prefettura di Taranto, esprimendo la forte preoccupazione dei lavoratori.Al tavolo, il Prefetto, Il Comitato provinciale Ordine e Sicurezza ai quali i rappresentanti sindacali hanno formulato rassicurazioni circa l’estraneità dei lavoratori ai fatti contestati e che simili azioni non avranno a ripetersi.Ampie rassicurazioni sono state fornite in merito all’accesso su AFO 2 di tutti i lavoratori interessati alle pertinenti lavorazioni.FIM, FIOM e UILM nell’apprezzare la disponibilità manifestata dalle competenti Autorità, auspicano che tutti i soggetti in campo a partire da ILVA mostrino maggiore chiarezza, responsabilità e manifesta collaborazione per il superamento delle forti criticità tutt’ora presenti.
I Carabinieri nel corso dell'incontro in Prefettura hanno precisato che sono stati effettuati solo accertamenti di carattere assolutamente preliminare in vista di eventuali successive attività di indagine.