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Giornale di Taranto - La svolta/ Anziana trovata morta in casa: la figlia fermata dai CC con l'accusa di omicidio
Giovedì, 28 Maggio 2015 19:47

La svolta/ Anziana trovata morta in casa: la figlia fermata dai CC con l'accusa di omicidio In evidenza

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Clamorosa svolta nelle indagini sul casop della donna trovata morta in casa. La figlia della vittima, accusata di aver soffocato la madre, è stata posta in stato di fermo per omicidio. Nel primo pomeriggio di oggi, i Carabinieri della Compagnia di Taranto, in seguito ai risultati delle indagini sul decesso dell’anziana donna, avvenuto all’interno della propria abitazione di Corso Italia, nella serata di ieri, hanno sottoposto a fermo di polizia giudiziaria di indiziato di delitto la figlia 61enne della vittima, da pochi giorni convivente con la stessa, per l’omicidio della madre.

I militari sono giunti a questa determinazione, dopo un accurato sopralluogo all’interno dell’abitazione, eseguito insieme ai Carabinieri della Sezione Investigazioni Scientifiche del Reparto Operativo provinciale e soprattutto dopo aver acclarato che la donna, al momento ancora ricoverata all’Ospedale Moscati, a seguito del rilevante stato di agitazione in cui era stata trovata subito dopo il decesso della madre, era in possesso di una prenotazione di un volo per Londra, ove risulta residente da molti anni.

L’abitazione della vittima, ora sottoposta a sequestro, risultava totalmente a soqquadro e su numerosi indumenti presenti in camera da letto, venivano trovate tracce di sangue.

Alcuni vicini hanno confermato di aver sentito delle urla poco prima della segnalazione al 118 richiesta dalla figlia dell’anziana deceduta.

Interpellata dai Carabinieri sulla dinamica del decesso della madre, sul cui corpo il medico legale ha rilevato una piccola perdita di sangue dalla bocca e segni di violenza in prossimità della stessa, la donna, ancora assai confusa, ha ammesso di aver aperto la bocca della madre, sostenendo di aver cercato di soccorrerla da un non meglio precisato disagio, che la induceva a dire cose terribili, accreditando l’ipotesi già formulata dal medico legale, di un soffocamento della vittima, mediante introduzione di un corpo solido.