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Giornale di Taranto - Il Caso/ "Il nostro giornale online oscurato dai terroristi", ancora nessun novità per Agorà attaccato nel gennaio scorso
Mercoledì, 22 Aprile 2015 18:12

Il Caso/ "Il nostro giornale online oscurato dai terroristi", ancora nessun novità per Agorà attaccato nel gennaio scorso In evidenza

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Dal 19 gennaio scorso il sito di informazione Agorà di cui è vice direttore il tarantino Roberto De Giorgi non è più attivo. La sospensione delle pubblicazioni non è frutto di una scelta ma di un vera e propria operazione di oscuramento dai contorni inquietanti. Per questo motivo De Giorgi già da diverso tempo ha investito della delicatissima questione il presidente della Repubblica Mattarella. A distanza di mesi la situazione è rimasta invariata. Riteniamo perciò opportuno tornare sulla questione pubblicando il testo integrale della lettera inviata da De Giorgi.

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IL NOSTRO SITO DI INFORMAZIONE ATTACCATO DA ISIS

Egregio Presidente della Repubblica

La motivazione che è espressa nel titolo di questa lettera non è un film noir, non appartiene ad un racconto poco probabile, sono fatti realmente accaduti. Parto dall’ultimo attacco al nostro giornale online, giovedì scorso appare in home il messaggio e poi nella giornata scopriamo che non si può più pubblicare, e nella parte storica del giornale ( che ha dieci anni di vita) sono spariti articoli del Papa e quelli che parlano dell’Isis. Gent.mo Presidente, mi rivolgo a lei perché ci sentiamo soli a combattere questa battaglia, il 18 gennaio era comparsa un immagine che bloccava l’home page, che rappresentava un pugno con una bandiera americana ridotta ad un filo cadente in un lago di sangue con la musica di sottofondo che era l’inno dell’Isis.

Per quattro giorni abbiamo battagliato sul server di Aruba per riuscire a riprendere le pubblicazioni. Poche segnalazioni dalla stampa, una noticina ansa, e tutto è passato in sordina. La domenica successiva abbiamo di nuovo attacco con un messaggio che citava la strage di Parigi e propaganda terrorista. Dura poche ore ed ora quello che fino ad oggi non ci consente di pubblicare. Egregio presidente dalla nostra indagine che abbiamo consegnato in denuncia alla Procura per il tramite dei Carabinieri di Taranto, emerge che gli attacchi degli hacker sono venuti da Parigi e da Tel Aviv. Che gli stessi usano il server per chattare tra loro, inviare messaggi, studiare strategie per attaccare la stampa italiana. Perché hanno attaccato noi? Perché siamo un giornale generalista anche cattolico, abbiamo un server dedicato abbordabile da parte degli hacker. Chiediamo a Lei Presidente di riconoscere la stampa come la nostra obiettivo sensibile, di aiutarci a resistere. Quest’attacco terrorista rischia di uccidere un giornale online senza finanziamenti e senza risorse che ha duecentomila lettori al giorno.

Roberto De Giorgi