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Giornale di Taranto - TARANTO - Ai nastri di partenza Cantieri e Lavoro minimo di cittadinanza
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Sabato, 14 Marzo 2015 16:47

TARANTO - Ai nastri di partenza Cantieri e Lavoro minimo di cittadinanza In evidenza

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Si parte con i Cantieri di cittadinanza e Lavoro minimo. Da lunedì 16 marzo i Comuni e le imprese che vogliono presentare i loro progetti di Cantiere di cittadinanza e Lavoro minimo di cittadinanza possono farlo scaricando on line i moduli presenti sulla piattaforma regionale dedicata ai Comuni. Invece dal 20 aprile potranno presentare la domanda i cittadini a cui sono rivolte queste misure.

I Cantieri di cittadinanza durano da 6 mesi a 12 mesi, con una indennità per il partecipante di 23 euro al giorno per un massimo di 500,00 euro al mese. Le somme destinate alla città di Taranto sono di 195.000,00 euro per il primo stralcio ma in futuro si prevedono ulteriori risorse. Queste misure possono essere promosse dai Comuni, imprese e terzo settore, andando ad integrare attività di produzione di servizi o di manutenzione del patrimonio pubblico. I beneficiari dei Cantieri di cittadinanza saranno, nello specifico, persone disoccupate da almeno 12 mesi, gli inoccupati e le persone in condizioni di specifiche condizioni di fragilità come disabili, ex detenuti e donne sole.

Per la misura del Lavoro minimo di cittadinanza invece i beneficiari saranno i percettori di ammortizzatori sociali. Per questa ultima misura sono disponibili ben 7,5 milioni di euro. “Questo primo step - commenta Francesco Cosa, assessore comunale alle Politiche del lavoro - rappresenta, per il Comune di Taranto un vero e proprio esperimento per cominciare a dare risposte a chi oggi vive un grave stato di disagio con l’obiettivo di ridare dignità alla persona. Questo esperimento, se valorizzato, può diventare con la programmazione dei fondi europei 2014-20 un vero e proprio modello attraverso il quale dare reddito e lavoro alle persone uscendo dalla logica assistenziale fino ad ora seguita. Di contro - conclude Cosa - anche la comunità tarantina potrà beneficiare di nuovi servizi pubblici non ancora realizzati per mancanza di risorse economiche”.