Cookie Consent by Free Privacy Policy Generator
Preferenze sui cookie
Giornale di Taranto - AMBIENTE SVENDUTO- Al via la requisitoria della pubblica accusa
×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 153

Giovedì, 19 Febbraio 2015 20:30

AMBIENTE SVENDUTO- Al via la requisitoria della pubblica accusa In evidenza

Scritto da 
Vota questo articolo
(0 Voti)

Deposito di ulteriore documentazione, richieste di rito abbreviato formulate da due imputati ed avvio della discussione da parte degli organi inquirenti. E' quanto registratosi nell'ennesima udienza-fiume del procedimento preliminare originato dall'inchiesta “Ambiente svenduto”, quella che vede sotto accusa principalmente il colosso siderurgico dell'Ilva. Ad aver preso la parola sono stati il procuratore dott. Franco Sebastio, il procuratore aggiunto dott. Pietro Argentino ed i pubblici ministeri dott. Mariano Buccoliero e dott.ssa Giovanna Cannarile. La requisitoria sarà ultimata il prossimo 6 marzo quando spetterà ai p.m. dott. Remo Epifani e dott. Raffaele Graziano definire il quadro di una vicenda che vede coinvolte ben 49 persone fisiche e tre società, inquisite a vario titolo e a seconda delle rispettive posizioni per una serie di reati materializzatisi a conclusione di una lunga e complessa attività di indagine di cui ormai si è detto (e si conosce) praticamente tutto. Nel corso dei rispettivi interventi, i magistrati hanno ricostruito le fasi di una storia giudiziaria che ha travolto non solo gli allora vertici dello stabilimento, ma pure politici, manager e professionisti. I p.m. hanno evidenziato gli esiti delle indagini facendo leva soprattutto su accertamenti e perizie capaci di far puntare l'indice contro l'attività industriale messa in atto dall'Ilva, un'attività che avrebbe mirato ad ottenere il massimo del profitto senza curarsi di adottare misure in grado di scongiurare sia l'inquinamento di un intero territorio sia il verificarsi di incidenti all'interno dell'azienda. I numerosi capi d'imputazione sono stati illustrati dai p.m. alla luce di quanto emerso da un'inchiesta in cui una parte rilevante l'hanno avuta i contenuti di una miriade di intercettazioni telefoniche. Colloqui e conversazioni che hanno portato l'accusa ad ipotizzare come verso l'Ilva vi fosse una sorta di asservimento anche da parte di chi avrebbe dovuto controllare ed impedire quello che da anni è sotto gli occhi di tutti e che i magistrati hanno sintetizzato con due parole: disastro ambientale.

Nessuno dei p.m. che hanno discusso ha lasciato trapelare quali saranno le conclusioni che suggelleranno la requisitoria, ma sono davvero in pochi a ritenere che l'epilogo più scontato si discosti dalla richiesta di processo per la stragrande maggioranza dei soggetti coinvolti. Il prossimo appuntamento sarà quello del 6 marzo, quando al termine degli interventi dei p.m. saranno ascoltati il professor Giorgio Assennato, dirigente dell'ARPA, ed il dott. Pierfrancesco Palmisano.

Intanto, va segnalato che due inquisiti hanno optato per una soluzione veloce del procedimento depositando istanza di rito abbreviato.