Deflazione ai minimi storici. L’indice dei prezzi al consumo a gennaio è diminuito dello 0,6 , rispetto allo stesso mese dello scorso anno; si è toccato il livello più basso dal settembre del 1959 (-1,1%). La uscita dalla deflazione è più difficile del previsto.
Una crisi che non fa sconti e che sta piegando il commercio, come si evince leggendo i dati del Registro delle imprese della Camera di commercio di Taranto, dove -nel solo capoluogo- al 31 dicembre 2014, le imprese del commercio, del turismo e dei servizi cessate sono state 624 su 398 nuove imprese iscritte, per un totale di 7012 imprese attive.
Nelle prossime ore Confcommercio incontrerà l’assessore alle Attività Produttive, Gionatan Scasciamacchia, e si decidere come riprendere l’importante percorso di confronto sui Distretti Urbani del Commercio, avviato nell’autunno scorso e interrotto a dicembre.
Si farà inoltre il punto su orari di apertura dei negozi e calendario 2015 delle aperture festive; l’orientamento espresso dalle categorie a tal proposito è di dieci aperture, delle quali otto coincidenti con la prima domenica del mese, più quattro come da tradizione a dicembre.
Si parlerà anche di eventi, di animazione e delle necessità di coordinare le varie attività, e manifestazioni organizzate dalle istituzioni civili e religiose, dalle associazioni sportive e culturali e dai privati, al fine di evitare disagi ed intralcio al traffico, ed inutili accavallamenti di eventi.
Soprattutto sarà necessario darsi delle scadenze ed assumere impegni ben precisi riguardo a tre temi che stanno in cima alla lista delle priorità: PARCHEGGI - TRASPORTI- SICUREZZA, e che sono legati al buon esito delle aperture straordinarie dei negozi.
Confcommercio a tal fine riproporrà la questione già affrontata, in precedenti tavoli, dell’ampliamento delle aree parcheggio già esistenti, in attesa di vedere realizzati i progetti di Baraccamenti Cattolica e Arena Artiglieria. Chiederà un potenziamento del servizio di trasporto pubblico ed una maggiore presenza di Vigili urbani e Forze dell’ordine finalizzata soprattutto al controllo ed alla repressione del commercio abusivo.
Le aperture straordinarie possono rappresentare una opportunità per il commercio che vive una delle sue stagioni più amare, come evidenziano i numeri e come confermano le tante saracinesche chiuse. E’ chiaro che occorre: incoraggiare i consumatori a raggiungere le aree commerciali proponendo iniziative di qualità e ben organizzate, e facilitare l’accesso alle aree urbane. Risultati che possono essere raggiunti solo attraverso una puntuale organizzazione dei servizi, ed un coordinamento dei soggetti interessati.