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Giornale di Taranto - AMBIENTE - Forestazione urbana, l'accusa del Wwf: "Il Comune di Taranto ha rinunciato ha 196mila euro di finanziamenti regionali"
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Giovedì, 11 Dicembre 2014 12:34

AMBIENTE - Forestazione urbana, l'accusa del Wwf: "Il Comune di Taranto ha rinunciato ha 196mila euro di finanziamenti regionali" In evidenza

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Taranto da sempre indossa la maglia nera nel rapporto tra il verde pubblico fruibile e gli abitanti, come da  L'Atlante di Save the Children , a Taranto, dove ogni bimbo ha a disposizione come verde uno spazio equivalente a una foglia di insalata (0,2 metri quadri)  e che dire della norma che dovrebbe garantire la piantumazione di un albero per ogni nuovo nato. Piccoli accorgimenti che in una città martoriata dal grave dramma ambientale e epidemiologico hanno il sapore di un attenzione indispensabile verso i più grandi alleati dell’uomo nella lotta all’inquinamento: gli alberi e i loro ecoservizi.
Per questi motivi e alla luce di tutto ciò per il Wwf di Taranto suona davvero beffarda "la rinuncia da parte del Comune di Taranto del finanziamento di oltre 196mila euro che la Regione Puglia attraverso i fondi del Piano di Sviluppo Rurale – Misura 223 “Boschi periurbani” per la realizzazione di un bosco latifoglie di 20 ettari al quartiere Paolo VI".
La rinuncia, spiega Fabio Millarte, responsabile della sezione tarantina del Wwf, in realtà risalirebbe ad alcuni mesi fa "e la revoca definitiva del finanziamento da parte dell’Autorità di gestione sembra ormai definitiva. A pensare - aggiunge Millarte - che il Comune di Taranto era stato avvantaggiato dal massimo punteggio previsto dallo stesso bando che guarda caso assegnava maggiori premialità, e quindi maggiore attenzione e maggiori risorse, proprio a favore dei territori caratterizzati da forti problematiche ambientali. Così il Comune di Taranto, - prosegue il responsabile Wwf - dopo aver ottenuto la prima e la seconda proroga per l’avvio dei lavori alla fine avrebbe presentato proprio nel marzo scorso una istanza di rinuncia che di fatto fa svanire il progetto di una piccola foresta urbana proprio a ridosso di una delle aree industriali più inquinate d’Europa".

Ora il WWF chiede all’amministrazione comunale come mai si è arrivati a questo punto "in spregio - conclude Millarte -ad un territorio che ha sete, nonché bisogno estremo, di interventi di bonifica che già in quel piccolo intervento di venti ettari avrebbero potuto restituire alla città speranza e ossigeno".