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Giornale di Taranto - GREEN ROAD -Cicloturismo, pronto il progetto del Gal colline ioniche
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Venerdì, 05 Dicembre 2014 19:42

GREEN ROAD -Cicloturismo, pronto il progetto del Gal colline ioniche In evidenza

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Nel Sistema di Sviluppo Territoriale proposto dalla GreenRoad poniamo particolare attenzione all’idea di “comunità sostenibile”.

Nelle parole del direttore del GAL Colline Joniche, Rocky Malatesta, lo spirito dell’iniziativa che proprio questa mattina nella Sala del Castello Episcopio a Grottaglie, ha coniugato l’idea della “strada verde” proposta dal GAL tarantino, a quella della mobilità sostenibile e del cicloturismo: soluzioni in chiave ambientale che mettono assieme fruizione ecologica e responsabile da parte del turista e della comunità locale di un territorio ricco e stimolante.

Un work-shop affollato e partecipato che ha visto la presenza anche di tutte le amministrazioni comunali coinvolte (sindaci e amministratori dei Comuni di Grottaglie, Carosino, Faggiano, Crispiano, Monteiasi, Montemesola, Monteparano, Pulsano, Roccaforzata, San Giorgio J. e Statte), di enti, associazioni e scuole (Istituto Don Milani di Grottaglie, Pacinotti di Taranto e Agenzia formativa “Ulisse” di San Giorgio).

Una platea a cui lo stesso Presidente del GAL, Antonio Prota, illustrando i percorsi ciclabili disegnati lungo le rotte della GreenRoad, consegna idealmente il lungo lavoro di questi anni.

In questo territorio con forti carenze infrastrutturali noi stiamo lavorando su un fronte di eco-sostenibilità che segna la nuova frontiera del fare turismo – ha detto Prota – un lavoro che va rimesso nelle mani della comunità e delle istituzioni affinché ne facciano un punto di forza per l’offerta che viene dal territorio. Ecco perché chiediamo,  ai Sindaci, di utilizzare questa mole di informazioni e studi e di dare il via al Piano per le ciclovie, e alla Provincia di Taranto di inserire questo progetto nella sua programmazione triennale.

Una prospettiva di successo se è vero, com’è vero – ammette Raffaele Sforza, Mobility Manager dell’Assessorato regionale ai trasporti e coordinatore del gruppo di lavoro delle Regioni italiani sulla mobilità ciclistica – che il cicloturismo è una nuova industria in espansione che solo nel mercato tedesco (quello più prossimo all’Italia – ndr) può contare su un bacino di oltre 5milioni e mezzo di tedeschi che scelgono l’esperienza in bici per le loro vacanze.

Il progetto GreenRoad può – secondo Sforza – consentire a questi comuni di ripensare il territorio programmando una diversa pianificazione dello sviluppo, anche considerando le tratte in questo senso segnate dalla pista EuroVelo e da Bici Italia che nel percorso terminale delle ciclovie dell’Acquedotto prevede proprio di attraversare il territorio del GAL Colline Joniche.

Numeri che devono aver convinto anche l’imprenditore Oronzo Fornaro che con EuroNet ha messo a punto proprio insieme al GAL la rete di stazioni (Crispiano, Pulsano, Grottaglie) ad energia solare (con pannelli fotovoltaici) per la ricarica verde delle bici a pedalata assistita.

Ci chiedono di essere smart, e quindi intelligenti e rapidi, per disegnare il modello di sviluppo territoriale del futuro – ha detto Fornaro – noi in questo senso abbiamo assolto al compito di predisposizione di un modello di smart-mobility efficienti. Ora serve la smart governance.

Un appello alle istituzioni che secondo il GAL potrebbe trasformarsi anche in GreenJob.

Abbiamo bisogno di lavoro e proporlo in chiave verde significa rimodulare gli interventi territoriali partendo dagli investimenti necessari ad esempio per la realizzazione di percorsi ciclabili – dice Prota.

Il GAL ha dato prova di aver dato giusta applicazione alle indicazioni della Regione  – ha detto poi Cosimo Sallustio, responsabile Asse 4 del PSR Leader dell’Assessorato all’agricoltura della Regione Puglia – perché quando abbiamo pensato all’integrazione tra l’importante patrimonio delle risorse agroalimentari e quello dell’offerta turistica abbiamo subito immaginato l’idea di una strada che potesse mettere assieme il mare, i musei, ma anche le masserie, le cantine e gli olifici storici. Un itinerario per cui la GreenRoad è già buona prassi attuativa.

Nel laboratorio Green della provincia di Taranto, dunque, si segna la strada giusta.

Sembrano crederci anche le amministrazioni comunali presenti che idealmente hanno siglato l’avvio del progetto dal punto di vista pratico apponendo la firma di Sindaci e Assessori sulla mappa della GreenRoad.