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Giornale di Taranto - REGIONE - Sala (Fi): "La sanità pugliese sempre più lontana dalle esigenze dei cittadini"
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Venerdì, 21 Novembre 2014 18:22

REGIONE - Sala (Fi): "La sanità pugliese sempre più lontana dalle esigenze dei cittadini" In evidenza

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"Dopo nove anni di amministrazione Vendola la aanità pugliese è sempre più lontana dalle reali esigenze dei cittadini e dal loro legittimo diritto a ricevere cure sanitarie degne di paese civile". E' sferzante la critica che il consigliere regionale di Forza Italia, Arnaldo Sala, rivolge al presidente della Regione, Nichi Vendola.

"In numerose comunità - ricorda Arnaldo Sala - sono stati chiusi ospedali e ambulatori, costringendo i cittadini a onerosi e disagevoli trasferimenti anche per ricevere cure non specializzate, mentre le liste di attesa, anche per esami generici, hanno ormai tempi biblici, nonostante i mille proclami per la loro riduzione".

Per il consigliere regionale azzurro, infatti, in questi nove anni di gestione Vendola "è soprattutto mancata una politica sanitaria regionale in grado, abbracciando a 360° tutti gli aspetti di questo fondamentale comparto, di programmarne lo sviluppo; un dato su tutti: oggi la Regione Puglia è ultima in Italia nella donazioni d’organi, un triste primato nazionale che da un lato vanifica la professionalità degli operatori, e da un altro, soprattutto, mostra l’inefficacia dei tanti progetti finanziati dalla Regione Puglia in questi anni, con milioni e milioni di euro dei contribuenti pugliesi, per la promozione del welfare e delle cosiddette "buone pratiche”.

Secondo Sala, infatti, non è un caso che, nelle ultime settimane, "l’unico argomento che tiene banco sulle pagine dei quotidiani pugliesi è la nomina dei nuovi dirigenti delle Asl pugliesi: sarebbe ora che finalmente venissero indicati nomi di manager qualificati che, al di là delle appartenenze politiche, fossero realmente capaci di gestire le Asl efficacemente erogando servizi sanitari di qualità ai cittadini. E invece - aggiunge Sala - nulla di tutto questo, anzi: le nomine sono state rimandate a dicembre, ufficialmente per evitare gli effetti di eventuali ricorsi al Tar degli esclusi dall’elenc, ma, secondo indiscrezioni di stampa, sembrerebbe che il presidente Vendola e il suo assessore alla Sanità abbiano invece deciso di congelare le nomine dei nuovi direttori generali delle Asl fino a dopo le primarie del centrosinistra, in modo da poter poi probabilmente applicare rigidamente il manuale Cencelli per la spartizione degli incarichi in base ai nuovi equilibri di potere nel centrosinistra che usciranno dalle urne. Sembrerebbe - conclude Sala - che la giunta Vendola non senta la necessità di dotare il più rapidamente possibile le Asl pugliesi di capaci dirigenti in grado di cercare di riparare i disastri gestionali e amministrativi degli ultimi nove anni! L’unica dichiarazione di Nichi Vendola sulla capacità della sua Giunta di affrontare i problemi della Sanità pugliese, che ritengo veritiera se non proprio profetica, fu quella detta a microfoni spenti a un ristretto gruppo di collaboratori all’epoca in cui era assessore regionale Alberto Tedesco, dichiarazione poi mandata comunque in onda da una emittente locale: il presidente Vendola sentenziò «la verità è che di Sanità non ne capisce niente nessuno!»".