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Giornale di Taranto - VERTENZA TCT - Gli autotrasportatori dello Sna in pressing sul governo Renzi
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Venerdì, 21 Novembre 2014 18:05

VERTENZA TCT - Gli autotrasportatori dello Sna in pressing sul governo Renzi

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Gli autotrasportatori dello Sna Casartigiani Taranto hanno protestato, nei giorni scorsi, davanti alla Prefettura di Taranto per chiedere al prefetto Guidato di sensibilizzare, la presidenza del Consiglio dei ministri a prendere provvedimenti urgenti sulla risoluzione della vertenza Porto – TCT- Evergreen.

Era presente insieme agli autotrasportatori il segretario generale provinciale dell’associazione di categoria, Stefano Castronuovo, il quale ha sottolineato che "la situazione attuale della categoria  è giunta a un punto di non ritorno. Le due più importanti committenze, Ilva e porto, sono venute meno e il futuro della categoria e a rischio. Fino ad oggi - ha aggiunto Castronuovo - si è parlato solo dei 570 dipendenti diretti di TCT-Evergreen, trascurando tutto l’indotto composto da autotrasportatori, spedizionieri, agenzie marittime ecc. Un indotto che rappresenta 1000 famiglie che dal 4 dicembre, data in cui dovrebbe arrivare l’ultima nave porta contener, dopo di che se nulla varierà le nostre aziende saranno costrette al fallimento. Per questo motivo, chiediamo al governo di allargare il tavolo romano sulla vertenza anche alle rappresentanze dell’indotto che finora sono rimaste in balia delle strumentalizzazioni politiche sulla questione”.

L’agitazione della categoria nasce dallo stato economico precario  di lavoro che gli imprenditori del settore stanno vivendo dopo la  decisione di Tct- Evergreen di bloccare i traffici locali. "Non capiamo - conclude Casartigiani - quali siano le motivazioni per le quali Tct- Evergreen non voglia continuare a lavorare sul territorio. Come sappiamo, a gennaio dovrebbero iniziare finalmente i lavori al porto che, come previsto dal cronoprogramma e come comunicatoci dall’Autorità portuale, non bloccheranno contemporaneamente tutto il porto, ma si garantirà l’uso di alcune parti indispensabili per lo scarico dei container, cosi salvaguardando il trasporto locale essenziale per l’economia locale".

La Prefettura ha accolto le istanze degli autotrasportatori di Sna Casartigiani impegnandosi ad inviarle al Governo.

"Speriamo - ha aggiunto ancora Castronuovo - che entro pochi giorni il governo attui una soluzione seria alla problematica ma, in attesa di tutti gli iter burocratici, le aziende non posso morire per questo motivo abbiamo chiesto anche la cassa integrazione per tutti i dipendenti del settore e la moratoria dei debiti fiscali e previdenziali delle aziende. Infatti, ricordiamo che le imprese di autotrasporto per mantenere le aziende, hanno dovuto indebitarsi per sostenere i costi del personale trascurando i propri contributi previdenziali. Il nostro interesse - ha poi concluso Castronuovo - è ottenere risposte serie, precise e trasparenti sul futuro del porto di Taranto, al fine di salvaguardare le nostre aziende, i dipendenti e le famiglie". 

Ultima modifica il Sabato, 22 Novembre 2014 19:10