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Giornale di Taranto - Il Taranto buca l'appuntamento con la capolista
Domenica, 16 Novembre 2014 19:17

Il Taranto buca l'appuntamento con la capolista In evidenza

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Andria-Taranto 1-0

 

ANDRIA: Cilli, La Vopa, Saras, Matera, Bova, Allegrini, Strambelli, D'Agostino (Piccinni, 22' st) Olcese, Lattanzio, Moscelli (Aprile 28' St) All.Favarin.

In panchina: Masserano, Di Santo, Cifarelli, Olà, Lorusso, Giallonardo, Grumo.

 

TARANTO: Mirarco, Colantoni,Porcino, Marsili, Panbianchi, Ibojo, Oretti (Gabrielloni, 22' st) Conti (Mignogna 46 pt) Genchi, Pia', Carbone (Russo 35' St)  All. Favo In panchina: Maraglino, Tarallo, Prosperi, Cimino, Fonzino, Di Pietro

 

Arbitro: Volpi di Arezzo (Magri e Mantino)

 

Marcatori: Matera (A) 46' pt.

 

Ammoniti: Matera (A) Panbianchi (T) Lattanzio (A) Strambelli (A)

 

Angoli: Andria  7   Taranto 2

 

 

di ANGELO DI LEO

Vince l'Andria e si guadagna il merito nella prima frazione giocata ad altissima velocità, sprecando tanto e segnando su palla errore banale della difesa rossoblu (come domenica scorsa).

Il Taranto buca l'appuntamento con la capolista e rinvia l'intenzione di accorciare la classifica. Sarà impresa ardua, continuando così.

I rossoblu ne escono ridimensionati dal confronto, denunciando limiti tecnici a confronto di una compagine, quella andriese, forse più anziana ma certamente più qualitativa. Eccezionale il primo tempo della capolista, una frazione  nettamente di marca biancazzurra.

 Moscelli sulla sinistra è imprendibile, D'Agostino, seppur appesantito, ha i piedi che un tempo facevano gola anche al Real Madrid, Olcese è punta di qualità e Matera si conferma under tra i migliori della categoria.

Andria attacca in forcing e sa pure ripartire, contro un Taranto timoroso fatte eccezione per un paio di occasioni comunque improvvisate  e sterili.

Carbone non funziona a destra, Pia' si distingue solo per un triangolo elegante chiesto e ottenuto da Genchi, il resto è paura di prenderle e corsa affannosa.

Oretti e Marsili sono gemelli della corsa (lenta) Conti non trova spazio sulla mediana.

Andria in gol con Matera, infine, al primo minuto di recupero con un tiro da fermo diritto all'angolo su una palla persa ingenuamente dai rossoblu. Vantaggio meritato anche se fortuito.

 

Nel secondo tempo Favo inserisce Mignogna ma è sempre l'Andria a fare la gara. Moscelli spreca il raddoppio alle prime battute, Pia' non sorprende il portiere con un tocco velenoso al volo, su cross di Mignogna.

Il Taranto ci prova ma non fa male. L'Andria sostituisce D'Agostino (non ha i novanta minuti) che si merita la standing ovation del caldissimo pubblico di casa.

I rossoblu intanto guadagnano metri e con Pia' sfiora (si fa per dire) il gol:  tiro troppo debole in area.

Favarin rinuncia anche ai colpi di Moscelli, chiedendo ad Aprile più corsa.

Il mister andriese teme evidentemente un calo fisico dei suoi che, in verità, hanno sciupato davvero tanto specialmente nel primo tempo.

Il trio d'attacco rossoblu non riceve palloni giocabili, tantomeno si mostra capace di crearne. Genchi è l'ombra di se stesso. Pia' non classificabile. La voglia di Mignogna non può bastare, Russo rileva Carbone, Andria abbassa i metri e il Taranto guadagna qualche spazio.

Niente da fare.

Il Taranto non c'è e non approfitta del l'evidente calo fisico degli andriesi, praticamente imprendibili per 60 minuti.

Vince la capolista. Ed è giusto così.