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Giornale di Taranto - ILVA - I Liberi e pensanti scrivono a Renzi: "Presidente, si faccia accompagnare da noi nello stabilimento"
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Venerdì, 07 Novembre 2014 18:41

ILVA - I Liberi e pensanti scrivono a Renzi: "Presidente, si faccia accompagnare da noi nello stabilimento" In evidenza

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"Presidente, quando verrà, nei prossimi giorni, a Taranto ci permetta di accompagnarla all'interno dell'Ilva" perchè "solo così potrà conoscere la verità", quella verità che "anche Cgil, Cisl e Uil ed esponenti delle forze politiche locali non le rappresentano".

E' questo, in estrema sintesi, il succo della lettera che il Comitato dei cittadini e lavoratori liberi e pensanti ha inviato al presidente del Consiglio, Renzi, in vista di una sua visita a Taranto.

 " In questi anni - si legge nella lettera - il Comitato cittadini e lavoratori liberi e pensanti ha svolto un importante ruolo negli eventi nevralgici che hanno segnato la storia della città e del siderurgico che ospita. Al proprio interno raccoglie cittadini impegnati in prima linea nella lotta all'inquinamento e lavoratori da anni attivi affinché, proprio in quella fabbrica, il lavoro non fosse solo un moltiplicatore di morte (tanto nello svolgimento delle proprie mansioni quanto coi fumi e i veleni della produzione). Alcuni di loro hanno svolto un ruolo centrale e decisivo anche nell'ambito dell'inchiesta "Ambiente Svenduto" condotta dalla magistratura tarantina. Un esempio su tutti: difficilmente - spiegano nella lettera a Renzi - si sarebbe giunti alla scoperta dei fiduciari dei Riva in fabbrica, che operavano come kapò pur non avendo alcun inquadramento aziendale, senza chi vi scrive; senza il mobbing e le angherie subiti da pochi coraggiosi operai spesso osteggiati anche da Cgil, Cisl e Uil. Se oggi non esiste più un "governo ombra" nello stabilimento lo si deve alle nostre scelte. Le scriviamo, dunque, perché il giorno in cui verrà a Taranto non vorremmo contestarla, urlarle contro le colpe che pure il suo Governo ha nella vicenda Ilva. Al contrario vorremmo accompagnarla, portarla negli impianti per farle conoscere la "vera" Ilva con gli occhi di chi per anni ha denunciato nel silenzio totale di istituzioni e sindacati (fino all'arrivo dei sigilli della Magistratura). Vorremmo poter esprimere le nostre idee alternative per Taranto, il Sud e l'Italia. La nostra posizione e la nostra storia - prosegue la lettera dei Liberi e pensanti - non possono in alcun modo essere rappresentati dai sindacati e siamo certi che se si limiterà ad incontrare loro non potrà avere una vera idea di cosa è Taranto e di ciò che tutt'oggi accade nell'Ilva. Camminerebbe all'interno della bolla di vetro linda e pulita che sono bravi a decorare per le grandi occasioni. Noi le offriamo la possibilità di un viaggio vero nella carne moribonda del mostro d'acciaio, ma le ricordiamo anche che le organizzazioni sindacali non sono rappresentative di tutti gli operai presenti in fabbrica, bensì solo di una minoranza. Noi - concludono - le diamo l'occasione di non fare una semplice passerella, e le chiediamo in cambio solo la possibilità di esporle il nostro punto di vista, quelle verità che tanto i sindacati quanto le forze politiche (a cominciare da chi rappresenta in terra ionica il Partito democratico) non le racconteranno mai".