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Giornale di Taranto - BONIFICHE - Le associazioni di O.Pe.Ra. al ministro Galletti e al commissario Corbelli: "Subito gli interventi per il mar Piccolo"
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Venerdì, 07 Novembre 2014 18:32

BONIFICHE - Le associazioni di O.Pe.Ra. al ministro Galletti e al commissario Corbelli: "Subito gli interventi per il mar Piccolo" In evidenza

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La bonifica del Mar Piccolo non può attendere oltre. L’importante specchio d’acqua per il tessuto produttivo e economico di Taranto non può continuare ad attendere gli interventi da tempo assicurati per la sua riqualificazione. Del resto sono trascorsi tre anni dal divieto di coltivazione e commercializzazione dei mitili del mar Piccolo e le soluzioni fino a questo momento attuate e quelle prospettate non hanno risolto il problema degli operatori del mare ingiustamente messi in ginocchio e al limite delle proprie possibilità di sopravvivenza.

Allora ecco che Opera (l’accordo di cooperazione tra venti associazioni del territorio tarantino) rompe gli indugi e scrive al ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti e al commissario straordinario per le bonifiche, Vera Corbelli, non disdegnando di far giungere le quattro paginette scritte fitte fitte anche sui tavoli del presidente della Regione, Vendola, e dei suoi assessori alla Qualità dell’ambiente, Lorenzo Nicastro, e alle Risorse agroalimentari, Fabrizio Nardoni, nonché del sindaco Ezio Stefàno, del presidente della Provincia, Martino Tamburrano, e del prefetto Umberto Guidato.

Una lettera nella quale le venti associazioni, rappresentate nell’occasione da Massimo Di Giuseppe (Pri.Ma) e Giovanni Carbotti (Taranto respira), chiedono un incontro con il commissario straordinario Corbelli e, soprattutto e nel nome della collettività tarantina, “accesso alle informazioni riguardo la contezza della reale quantità e disponibilità attuale dei finanziamenti e della loro distribuzione d’uso”.

Ma è l’esigenza di incontrare il commissario Vera Corbelli la chiave di volta per il rilancio di mar Piccolo soprattutto perché, sottolineano Di Giuseppe e Carbotti, non è dato conoscere “quali metodologie di bonifiche verranno adottate in modo da dissipare qualsiasi timore di distruzione del patrimonio di inestimabile valore naturalistico del mar Piccolo contraddistinto da elevati valori di biodiversità e di abbondanza”.

Infatti, fanno notare Di Giuseppe e Carbotti, un’operazione “fortemente invasiva” di rimozione meccanica dei sedimenti arrecherebbe “danni a tutto l’ecosistema e peggiorerebbe la qualità delle acque compromettendo definitivamente la pesca e l’attività di allevamento dei mitili”.

Insomma, per i due firmatari della lettera e per il cartello di associazioni, il commissario Corbelli non può e non deve indugiare oltre e ascoltare e coinvolgere, nel processo di riqualificazione, tutti gli attori in campo “in un contraddittorio che tenga conto delle ragioni di tutti e che abbia, come priorità, la difesa dell’ambiente e del lavoro da ogni tentativo esclusivamente speculativo e di mero profitto”.

Al contrario, invece, fanno notare nelle lettera Di Giuseppe e Carbotti, gli operatori del settore mitilicolo hanno potuto partecipare all’incontro dello scorso 21 febbraio “solo dopo l’intervento del prefetto” così come non possono non rammaricarsi per il fatto che, in occasione della prima visita a Taranto del commissario Corbelli, la stessa “ha incontrato, oltre ai referenti istituzionali, soltanto una parte della realtà produttiva locale, Confindustria e Ance, recependo le loro indicazioni e la loro progettualità di parte senza alcun confronto, e condivisione, con gli altri settori economici”.

Situazione alla quale va posto rimedio come va posto rimedio al fatto che sempre il commissario straordinario per le bonifiche “ha richiesto ulteriori approfondimenti dello studio sul mar Piccolo”. Questo, fanno presente Di Giuseppe e Carbotti al ministro Galletti e allo stesso commissario Corbelli, comporta “un’ulteriore dilatazione dei tempi del cronoprogramma previsto, evento che si ripercuoterebbe ancora di più sulle categorie interessate che, secondo i dati del Rapporto Taranto 2014 della Camera di commercio, rappresentano il 10% del pil della provincia di Taranto”.

p. d'a.

Ultima modifica il Venerdì, 07 Novembre 2014 18:37