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Giornale di Taranto - TEMPA ROSSA - Nicastro: "Cervellera poteva stopparla quando era assessore nel 2007". Lospinuso: "Si gioca con centinaia di posti di lavoro"
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Lunedì, 27 Ottobre 2014 18:26

TEMPA ROSSA - Nicastro: "Cervellera poteva stopparla quando era assessore nel 2007". Lospinuso: "Si gioca con centinaia di posti di lavoro" In evidenza

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REGIONE - L'assessore alla Qualità dell'aria, Lorenzo Nicastro REGIONE - L'assessore alla Qualità dell'aria, Lorenzo Nicastro

Ormai sulla questione Tempa Rossa è un volare di stracci che vede politici, assessori e associazioni ambientalisti di vario genere rinfacciarsi accuse e responsabilità perdendo di vista il bene comune che ogni buona amministrazione dovrebbe assicurare ai suoi cittadini. Così, nel giorno in cui i gruppi di maggioranza di palazzo di città fanno "saltare" la sesduta del Consiglio comunale, nel corso della quale si sarebbe dovuto votare a favore della delibera che stoppa la parte relativa ai lavori per tempa rossa all'interno del poerto, ecco che a confronbtarsi a muso duro sono i consiglieri regionali Cervellera (Sel) e Lospinuso (Forza Italia) e l'assessore regionale Leonardo Nicastro.

Quest'ultimo è particolarmente duro nei confronti del consigliere Alfredo Cervellera. "Anche in presenza dell'evidente necessità di far valere la propria presenza sul proprio territorio, per fini elettorali immagino,  - attacca Nicastro - mi risulta difficile comprendere l'atteggiamento del consigliere Cervellera. L'avrei compreso, e forse accettato, da un qualunque altro consigliere ma da chi ha fatto l'assessore all'Ambiente nel Comune e ha portato in Consiglio comunale nel 2007 la delibera di intesa con l'Autorità portuale sul Piano regolatore del porto necessaria ad adottare lo strumento urbanistico del capoluogo ionico, francamente non mi è possibile. Soprattutto se si considera - prosegue Nicastro - che quell'intesa conteneva già la variante, richiesta da Eni nel 2003, di prolungamento del pontile petroli e di dragaggio dell'ara per permettere l'approdo delle navi. L'intesa tra comune e autorità portuale sul punto, fu portata in consiglio proprio dal consigliere che oggi grida allo scandalo, sulla base di atti adottati per il comune dal Commissario straordinario nel 2006". 

Ragion per cui Nicastro invita Cervellera "a rileggere lo stenografico del mio intervento sulla vicenda dove non c'è traccia di reprimende nei confronti di Arpa, né tanto meno di richieste di imprimatur a relazioni tecniche. Ho sottolineato, nel mio intervento, che la relazione era stata trasmessa agli organi consiliari e, sia pure con errato indirizzo, al presidente della Regione, dalla cui segreteria l'ho ricevuta in copia, e che non si era ritenuto di trasmetterla (dopo la redazione, non prima) anche all'Assessore all'Ambiente che, tra le altre cose, è anche presidente del comitato di indirizzo dell'agenzia. Devo anche ribadire - conclude Nicastro - che a seguito degli elementi contenuti in quella relazione abbiamo chiesto la riapertura dell'Aia ministeriale nell'arco di pochi giorni. Quindi, pur capendo l'imbarazzo di Cervellera che lo spinge a dover muovere le acque perché non si possa ricostruire il percorso amministrativo della vicenda in cui egli stesso è stato parte attiva, non posso esimermi dal fornire un elemento di chiarezza".

Più caustico nei confronti di Cervellera è il consigliere regionale Pietro Lospinuso. “Su Tempa Rossa - dice Lospinuso - si sta giocando col fuoco: si rischia di mettere in discussione 1000 posti di lavoro della raffineria Eni, 300 posti richiesti per la realizzazione degli investimenti, e l’impiego di almeno 50 imprese tarantine. Se per la sinistra e il collega Cervellera questi sono numeri trascurabili, è bene che i cittadini lo sappiano perché si sta giocando con il futuro del nostro territorio”.

Non solo ma Lospinuso sottolinea anche come lo stesso assessore Nicastro "chiarisce le idee ai confusi della sinistra. Innanzitutto, Cervellera non ricorda nemmeno quello che è stato approvato da lui in qualità di vicesindaco di Taranto. Infatti, come gli rammenta Nicastro, fu lui a portare in Consiglio comunale nel 2007 la delibera di intesa con l’Autorità portuale che conteneva proprio la variante richiesta dall’Eni di prolungamento del pontile. Quindi, l’intervento di allungamento in questione non c’entra nulla con il progetto Tempa Rossa e, pertanto, diventa ancora più incomprensibile la variante che il Consiglio di Taranto vorrebbe adottare. Inoltre, anche i serbatoi sono esterni all’area dell’Autorità portuale e autorizzati regolarmente dal Ministero e dal Crt, quindi non capisco a che titolo il Consiglio comunale voglia esprimersi su due questioni che non ineriscono con il Piano portuale. Poi, - prosegue Lospinuso - sarebbe il caso anche di chiarire a Cervellera altre due questioni: la prima, è che l’Eni non ha presentato la valutazione di incidenza sanitaria perché, semplicemente, non era tenuta a farlo perché richiesta solo da una legge successiva. Ciononostante, l’azienda si è detta disponibile a farlo. In secondo luogo, il programma di abbattimento delle emissioni Voc non è sottoposto ai termini indicati da Cervellera. Il collega è malinformato anche su questo e ignora che il Ministero abbia previsto che si presentasse il documento prima dell’inizio dei lavori, senza specificare altro e basta leggere il decreto autorizzativo. Pertanto –conclude l'esponente di Forza Italia - sarebbe il momento di smetterla di scherzare  e rincorrere filoni elettorali che possono solo danneggiare il nostro territorio ed il nostro tessuto economico”.