Cookie Consent by Free Privacy Policy Generator
Preferenze sui cookie
Giornale di Taranto - Porto/ I lavoratori TCT attaccano i sindacati "Situazione ancora incerta, noi andiamo avanti con il sit-in permanente"
Sabato, 18 Ottobre 2014 07:15

Porto/ I lavoratori TCT attaccano i sindacati "Situazione ancora incerta, noi andiamo avanti con il sit-in permanente" In evidenza

Scritto da 
Vota questo articolo
(0 Voti)

Mentre si rincorrono voci che parlano nuovamente che le prenotazioni per il porto di Taranto sono bloccate sia in entrata che in uscita e che la nave shuttle bus per il Pireo avrebbe un contratto in scadenza a ottobre, contrariamente all'accordo sottoscitto in Prefettura,  è sempre più netta la frattura tra le organizzazioni sindacali e i lavoratori della TCT. Questi ultimi, in una nota a firma di Emanuele Valentini, chiariscono la loro posizione.

"I lavoratori TCT con lo slogan "IL PORTO DI TARANTO NON DEVE MORIRE" - scrive la nota- si sono incontrati ai cancelli dell'azienda per mostrare il dissenso più totale nei confronti delle organizzazioni sindacali che hanno inviato un documento in cui deleggittimano ogni forma di protesta o manifestazione fino alla fine del mese di ottobre, nonostante 2 giorni fa  le richieste dei lavoratori iscritti e non erano ben altre.


"IL PORTO DI TARANTO NON DEVE MORIRE " chiedeva infatti di continuare con il presidio,di sollecitare la convocazione a Roma del tavolo interistituzionale (di cui non si è avuto alcun riscontro).
Richieste queste- prosegue la nota- legittime  e non oltraggiose ed offensive nei confronti di nessun "attore" di questa vicenda,
Contrariamente a quanto scritto nel citato documento che le organizzazioni sindacali hanno inviato al Questore e al Prefetto di Taranto che, queste sì, riteniamo offensive nei nostri confronti.
Questo dimostra la divergenza che vi è tra noi lavoratori TCT e le organizzazioni sindacali che, al contrario, dovrebbero garantire il sacro santo diritto a manifestare così come sancito dalla costituzione italiana.
I lavoratori in CIG Straordinaria per tali motivi sono furiosi perché non soltanto l'azienda non dà la possibilità di lavorare a tutti ma devono anche fare i conti con le organizzazioni sindacali. che evidentemente non riescono a cogliere la drammaticità di perdere un posto di lavoro. Non si può non citare i tre dipendenti che hanno fatto un gesto forte e sicuramente folle ma questo è senza dubbio frutto della disperazione e del senso di abbandono.
Quindi è incredibile ,sconcertante e deludente che i sindacati non riescano a capire una situazione così difficile. I tre ragazzi hanno tutta la nostra solidarietà e tanto per intenderci le conseguenze di quel gesto potevano essere altre e quindi non vanno assolutamente condannati ma bensì capiti. Parliamo poi delle organizzazioni sindacali che hanno RSU scaduti ormai da diverso anni ma questo è un'altra storia al momento meno importante.
Nelle prossime ore noi del comitato "IL PORTO DI TARANTO NON DEVE MORIRE" presenteremo a sua Eccellenza Il Prefetto un documento con delle firme con le quali andremo a spiegare il  perché noi intendiamo continuare il Sit-in in permanente in  autorità portuale. Perché purtroppo dobbiamo leggittimarci prendendoci le nostre responsabilità. Noi lo faremo pacificamente così come avviene dal 24 settembre .
Nel frattempo chiediamo a tutti le istituzioni ai vari livelli di fare pressione perché anche se in questi giorni c'è stata una bella notizia ovvero la sentenza del TAR che  accelera i lavori la stessa non è determinante. Ora la questione davvero imprescindibile è quella di capire le vere intenzione degli azionisti Hutchison ed Evergreen che controllano TCT , quindi preghiamo e rinnoviamo il nostro invito al Comune,Regione,Provincia, Prefetto ed Autorità portuale affinché sollecitino fortemente al più presto questo tavolo romano all'attenzione della Presidenza del Consiglio dove tutti dovrebbero fare quadrato per capire realmente e concretamente il nostro futuro occupazionale.
Nel frattempo- conclude la nota- oggi voci ci dicono nuovamente che il booking per Taranto è stato ancora una volta bloccato;in buona sostanza le prenotazioni per il porto di Taranto non ci sono né in entrata ne in uscita. Altre voci ci dicono che la nave shuttle bus per il Pireo ha un contratto in scadenza a fine ottobre al contrario dell'accordo sottoscritto in Prefettura da parte di Tct  che garantiva i cosiddetti traffici locali.
Per tutti questi motivi "IL PORTO DI TARANTO NON DEVE MORIRE ".