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Giornale di Taranto - Su Tempa Rossa il Centro Destra ancora all'attacco di Emiliano. Questa volta è il Vice Presidente del Consiglio Regionale Nino Marmo
Sabato, 18 Ottobre 2014 04:51

Su Tempa Rossa il Centro Destra ancora all'attacco di Emiliano. Questa volta è il Vice Presidente del Consiglio Regionale Nino Marmo In evidenza

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"Non sa di cosa parla, è un'opera strategica”
 

“Emiliano, proprio come Vendola, galleggia sui problemi senza affrontarli e stavolta lo fa sull’investimento Eni per la raffineria Tempa Rossa di Taranto...’mala tempora currunt per la Puglia!’”. Lo dichiara il Vicepresidente del Consiglio Regionale, Nino Marmo. “Emiliano si esprime senza sapere cosa sia la diossina, quali sostanze verrebbero effettivamente diffuse nell’ambiente e dimenticando, ingenuamente oppure no, che Regione, Provincia e Comune di Taranto, tutte di sinistra, hanno espresso più pareri favorevoli all’opera”.
“Innanzitutto - prosegue - la sostanza che potrebbe essere liberata, come ha detto il direttore dell’Arpa Assennato, è l’anidride solforosa e non la diossina. In secondo luogo, nel decreto autorizzativo del Ministero all’Ambiente dell’ottobre 2011, l’investimento viene subordinato al mantenimento del livello delle attuali emissioni (presupposto che per noi resta imprescindibile per la realizzazione dell’opera). Come? Adottando il procedimento della ‘compensazione’, con un piano che mette in campo i più moderni e tecnologici interventi in grado di mantenere le emissioni inalterate rispetto a quelli precedenti all’investimento. Ora, l’Eni sta chiudendo la maggior parte delle raffinerie del Paese, e l’intervento a Taranto rappresenta un’eccezione e per questo sarebbe opportuno intervenire, insieme a tutta la classe dirigente pugliese di destra e sinistra, affinché la raffineria sia ammodernata con tutte le nuove tecnologie.
Nel capoluogo ionico, sono occupate attualmente 1000 persone nella raffineria e con il nuovo investimento si prevede un incremento occupazionale di circa 300 persone, con il coinvolgimento di circa 50 imprese locali. A fronte dell’importanza strategica dell’opera nel Mediterraneo e della necessità, come sostenuto oggi anche dai sindacati, di potenziare e tutelare il settore dell’acciaio, che rappresenta un volano per l’economia nazionale… si dovrebbe essere molto cauti nel fare dichiarazioni. Quanto meno, ci si dovrebbe informare prima. Ma Emiliano continua a parlare di cose che non conosce, danneggiando le legittime aspettative di crescita eco sostenibile nutrite dalla comunità tarantina. È con questo grado di approssimazione - conclude - che vorrebbe governare la Puglia?”. /comunicato