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Giornale di Taranto - Qui Regione/ Ordine del Giorno di Anna Rita Lemma (Pd) sulla soppressione della Corte d'Appello di Taranto
Martedì, 14 Ottobre 2014 22:10

Qui Regione/ Ordine del Giorno di Anna Rita Lemma (Pd) sulla soppressione della Corte d'Appello di Taranto In evidenza

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Ho presentato in Consiglio regionale, questa mattina, un Ordine del Giorno con il quale si chiede al Governo e al Ministro della Giustizia di stralciare dal Piano di Riforma della Giustizia la soppressione della Corte di Appello di Taranto e degli uffici giudiziari collegati.- è quanto si legge in una nota della consigliera regionale del Pd Anna Rita Lemma-
Raccolgo cosi l'appello lanciato nei giorni scorsi dai lavoratori, attraverso un dettagliato documento della Funzione Pubblica della Cgil, auspicando una seria riflessione su questa scelta e sulle oggettive ripercussioni che avrà sul sistema Giustizia in un territorio dove il sovraccarico di lavoro di certo non richiede tagli lineari. 
Com'è noto, il 29 agosto scorso il Consiglio dei Ministri ha presentato una proposta di Riforma della Giustizia, nell’ambito della quale, in nome di esigenze di razionalizzazione, si prevede la riduzione delle complessive attuali 26 Corti d’Appello a 20.
Le sedi interessate all’accorpamento sono quelle  ‘distaccate’.
Tra queste c'è Taranto.
L'ipotesi ha generato grande preoccupazione  tra i lavoratori, oltre che nelle istituzioni locali, visto che la chiusura della Corte d’Appello porterebbe a quella degli altri uffici giudiziari ad essa collegati  (Procura Generale – Tribunale di Sorveglianza – Tribunale e Procura per i Minorenni).
Basta scorrere le cifre dei carichi di lavoro - sottolinea la Lemma- per comprendere come si stia rischiando la paralisi di procedure che interessano migliaia di cittadini.
Un intervento di pur necessaria razionalizzazione non può prescindere, infatti, da una attenta e ponderata valutazione di  indicatori quali il numero di abitanti, i carichi di lavoro, la estrema specificità territoriale del bacino di utenza, il tasso di criminalità.
Inoltre, sulla base dell’analisi di dati oggettivi, la sede di Taranto risulta tra le più virtuose in termini procedurali relativamente alla realtà.
Come agevolmente riscontrabile dai documenti ufficiali ‘al 31.12.2013 a fronte di 4.117 procedimenti civili pendenti e  2.169 procedimenti penali si sono celebrate n° 114 udienze penali e n° 190 udienze civili. Numeri altrettanto elevati sono riscontrabili negli altri uffici’.
La soppressione della Corte determinerebbe, dunque, un notevole aggravio di spese per i cittadini del territorio di Taranto per l’accesso alla tutela giurisdizionale e si caratterizzerebbe come l’ennesimo atto di spoliazione del nostro territorio.
Tali tagli potrebbero determinare, inoltre, un probabile trasferimento ‘coatto’ di centinaia di lavoratori con ulteriori ricadute negative sulla già fragilissima economia cittadina.
Da qui- conclude la Lemma- l'ordine del giorno presentato in Consiglio regionale affinché dalla Puglia parte la richiesta al Governo di stralciare dal Piano di Riforma della Giustizia la soppressione della Corte di Appello di Taranto e degli uffici giudiziari collegati”./comunicato