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Giornale di Taranto - SANITA' - Il Piano di riordino di Pentassuglia piace ai sindacati
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Mercoledì, 08 Ottobre 2014 19:13

SANITA' - Il Piano di riordino di Pentassuglia piace ai sindacati In evidenza

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Alla luce del nuovo Piano di riordino illustrato dall’assessore regionale alla Salute, Donato Pentassuglia, che evidenzia un potenziamento delle strutture nonché un aumento del numero dei posti letto per la provincia di Taranto, le organizzazioni sindacali Anaaoo-Assomed, Cisl-Fp, Cgil-Fp, Uil-Fpl, Anpo Fials Medici Ascoti, Cimo Asmd, hanno espriesso la loro soddisfazione per il lavoro che l’assessore, "con competenza e passione, sta svolgendo da appena pochi mesi. Tale lavoro, - aggiungono - sommato al riequilibrio delle risorse regionali, nonché all’avvio, che ci sarà nel corrente mese, della gara per l’affidamento dell’incarico di progettazione definitiva e clinico-gestionale, sulla base del progetto preliminare redatto dalla Asl di Taranto, per la costruzione del nuovo ospedale San Cataldo, si inserisce nel necessario soddisfacimento delle esigenze di un territorio fortemente mortificato dalle precedenti disposizioni e regolamenti nazionali e regionali".

Non solo, le organizzazioni sindacsali di categoria sottolineano come vada riconosciuto "il grande lavoro organizzativo, su molteplici versanti, ed il costante impegno profuso dal management della Asl Taranto, che si è assunto importanti responsabilità pur di assicurare i livelli essenziali di assistenza in una provincia caratterizzata da un quadro epidemiologico degno di attenzione e da rilevantissime carenze di personale sanitario e amministrativo. In tale contesto di congiunzione di molteplici criticità, va dato inoltre grande rilievo alla trasparenza e moralità, nel rispetto delle regole e delle norme, che hanno guidato l’azione amministrativa nella gestione dei percorsi, da parte del direttore generale, sanitario e amministrativo della nostra Asl, oltre che l’azione di equilibrio nelle relazioni sindacali, volte - concludono - a garantire una corretta applicazione delle norme regionali, con conseguente riduzione, per quanto possibile, di negative ricadute sul personale".