Abusivismo, dehors, regolamenti comunali, food street: tanti i temi affrontati nell’incontro tra le due categorie Fipe-Confcommercio ‘Ristoranti’ e ‘Bar/Pub’, guidate dai presidenti, Giampiero Laterza e Giuseppe De Marco, e l’assessore alle Attività produttive del Comune, Gionatan Scasciamacchia, ed il dirigente di settore, Carmine Pisano.
"Un incontro propedeutico ai tavoli tecnici che saranno a breve avviati – ha assicurato l’assessore- riguardo alle varie questioni segnalate dalle categorie. In ogni caso, è stato dichiarato, massima disponibilità al confronto ed alla collaborazione".
Ci si è soffermati a lungo sulla problematica delle attività di somministrazione ‘itineranti’ (minibar, friggitorie, rosticcerie, etc.) che stazionano ormai in forma stabile in alcuni punti strategici della città ed in particolare del Borgo, occupando in modo incontrollato marciapiedi ed ampi tratti di strada. Emblematico il caso ‘Lungomare’, una situazione che suscita malcontento e non solo tra gli operatori costretti a subire a pochi passi dalle attività una concorrenza sleale, ma tra i cittadini stessi che segnalano il degrado delle aree occupate dai mezzi, e dai tavolini e sedie di queste attività che tra l’altro, sfuggendo ai controlli, somministrano alcoolici ai minori.
"L’Amministrazione comunale, chiamata ad intervenire a fronte di una situazione che ormai sembra essere sfuggita di mano, ha tentato – ha spiegato l’assessore- di ridimensionare il fenomeno, individuando una serie di aree alternative da destinare a queste attività (alcune delle quali sarebbero peraltro munite di autorizzazione precedentemente acquisita!). Ad oggi, tuttavia, , fanno preesente Laterza e De Marco, solo una delle sette che avevano accettato di buon grado la proposta dell’Amministrazione, rispetto alle quindici attività interpellate, si è trasferita a Talsano; "le altre - aggiungono - continuano ad occupare gli stessi spazi. Gli strumenti per debellare il fenomeno ci sarebbero, ma è chiaro si tratta di interventi drastici, definitivi, come ad esempio il sequestro del mezzo, mentre invece sino ad ora si è preferito adottare la linea morbida. Ciò non significa però che si debba procedere su questa strada, la categoria è del parere che per combattere abusivismo ed irregolarità occorra un’azione concertata delle forze dell’ordine, e che i vigili urbani debbano essere supportati nella loro attività di controllo del territorio. Di questo si parlerà, tra l’altro, nell’incontro con il questore Enzo Mangini, già fissato per giovedì prossimo.
Intanto, però, occorrono "soluzioni strutturali che offrano anche e soprattutto risposte sul piano qualitativo. E’ chiaro - precisano Laterza e De Marco - che alcune tipologie di attività di somministrazione veloce non dovrebbero trovare spazio nell’area pedonale del Borgo, ne va di mezzo l’immagine della città. Via d’Aquino, andando avanti così rischia di trasformarsi in un’area di servizio, dunque stop alle paninoteche, alle friggitorie e al fast food. Interessante invece l’idea, lanciata dall’assessore Scasciamacchia, per quanto concerne il Lungomare, di mettere a bando una serie di aree da destinare ad attività in sede fissa di somministrazione".
Chiaro a tal proposito il punto di vista di Confcommercio, efficacemente spiegato dal direttore Colella: "qualità delle proposte imprenditoriali; apertura del bando ai soggetti dotati dei requisiti richiesti dalle normative; differenziazione dell’offerta commerciale; inserimento delle attività in un complessivo progetto di riqualificazione urbanistica dell’area. In ogni caso la proposta richiede tempi di realizzazione non brevi e nel frattempo Lungomare e il Borgo non possono essere lasciati allo sbando, perciò nell’immediato è necessario che l’Amministrazione individui un percorso per dare soluzione al problema".
Per quanto attiene le altre questioni (dehors, tassazione): "occorre procedere - ribadiscono a Confcommercio - ad una revisione dei Regolamenti comunali, ciò significa un approfondimento tecnico della materia, come nel caso dei dehors. Una problematica che ha posto spesso l’Amministrazione dinnanzi alla esigenza di trovare un punto di equilibrio tra le norme ed i criteri che dovranno regolamentare la materia e lo stato dei fatti, dovendo decidere di situazioni particolari in quanto autorizzate precedentemente all’entrata in vigore dei regolamenti stess"i.
Non meno complesso il tema degli oneri dovuti per la occupazione del suolo pubblico (Tosap, Cosap, e/ o canone concessorio ? ), materia anche questa che sta generando "qualche confusione – hanno evidenziato gli operatori- non essendo ben chiaro in quali termini debba essere valutata, e quali oneri comporti, la differenza tra le varie tipologie di aree pubbliche occupate, cioè libere o destinate ai servizi al cittadino (ad esempio strisce blu, parcheggi per disabili, etc). Anche in questo caso occorrerà approfondire la materia con il coinvolgimento dell’assessorato al Patrimonio". Intanto, proprio al termine della riunione, l’assessore De Gregorio ha comunicato la data - venerdì 10 - dell’ incontro con le categorie.