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Giornale di Taranto - Il PDL Ionico all'attacco del Piano Paesaggistico Regionale:dichiarazioni di Cristella e Lospinuso
Lunedì, 02 Settembre 2013 18:25

Il PDL Ionico all'attacco del Piano Paesaggistico Regionale:dichiarazioni di Cristella e Lospinuso

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Per il Consigliere Regionale PDL Giuseppe Cristella basta vincoli soffocanti allo sviluppo ed al lavoro.” “La Puglia intera, ed in particolare la Provincia di Taranto, stanno scontando pesantemente le pianificazioni vincolistiche di una maggioranza regionale che si riempie la bocca di “lavoro” e fa di tutto per boicottarlo. Basta pensare ai danni provocati dalle istituzioni di miriadi di “Parchi” poi abbandonati al degrado per averne dolente conferma. Di tutto c’era bisogno pertanto, mentre il tasso di disoccupazione nella nostra Regione s’impenna di quattro punti in un solo anno e si moltiplicano le crisi industriali, tranne che di una nuova ondata di vincoli e divieti quali quelli contenuti nel Piano Paesaggistico regionale, significativamente varato in pieno agosto con conseguente, immediato scatto delle norme di salvaguardia, che lo rendono immediatamente operativo con buona pace delle comunità locali, dei diritti dei cittadini e del principio democratico in quanto tale. Non si può pertanto non rilanciare la richiesta di revoca del Piano che consenta un confronto realmente libero ed aperto sui suoi contenuti: un provvedimento che rientra pienamente nei poteri della Giunta e che il Consiglio potrebbe anche reclamare con un’apposita mozione, visti anche gli autentici strafalcioni già denunciati dai Colleghi quali l’incredibile proliferazione di aree a pascolo, financo nei centri abitati. In tal senso credo che occorrerà muoversi nei prossimi giorni, contando sull’attenzione anche dei Colleghi di maggioranza, posti anch’essi di fronte ad un fatto compiuto.” Per il Consigliere regionale PdL, Pietro Lospinuso invece “A fronte delle gravi incongruenze presenti nel Piano Paesaggistico adottato dal Governo regionale il 2 agosto scorso e pubblicato il 6 dalla Giunta regionale (rinnegamento di strumenti urbanistici anche appena adottati con tanto di VAS, ritorno diffuso alla civiltà della pastorizia prioritariamente al quale sarebbe forse opportuno quantomeno re-inventare i pastori ecc.), la pur brava Angela Barbanente e Vendola non possono chiudersi dietro il formalismo del fatto compiuto per rigettare la nostra richiesta di revoca di un provvedimento ampiamente sbagliato e comunque totalmente squilibrato a danno del lavoro e dello sviluppo. Una richiesta, peraltro, che non nega affatto le finalità del provvedimento, ma si propone di perseguirle con il consenso delle comunità interessate, previa un’effettiva concertazione anche sui dettagli, nei quali notoriamente si nascondono le insidie più devastanti. Certo è che non è possibile continuare a boicottare, nel caso attraverso lo scatto delle misure di salvaguardia, con misure invasive e soffocanti un’economia che già perde colpi di per sé in un crescente, inquietante depauperamento delle nostre popolazioni. Questa non è una questione in cui dividersi tra maggioranza e minoranza. E’ un tema su cui si gioca immediatamente un pezzo importante di quel che resta del futuro dei Pugliesi. E non ci sono intransigenze che tengano”./