“Ho ascoltato il monito che Cantone, Presidente della neo nata Autorità Anticorruzione, ha lanciano nei confronti degli Industriali a Cernobbio, e resto basito dal tentativo di scaricare su noi imprese, la responsabilità di un fenomeno che affonda le sue radici prima di tutto negli organi dello Stato e della Pubblica Amministrazione”. E’ quanto dichiara Sergio Passariello, Presidente Imprese del Sud, il movimento nato a tutela delle imprese meridionali.
Ancor più grave – continua Passariello - la mancata replica di Confindustria, che ha incassato “la lavata di testa” senza replicare nel merito.
Oggi, l’organismo presieduto dal Dott. Cantone – spiega Passariello - a differenza di altre Autority, ha limitatissimi poteri sanzionatori ed i suoi pareri e comunicati non sono vincolanti per la Pubblica Amministrazione. Il carrozzone messo in piedi per controllare gli Appalti, pagato e sostenuto interamente dalle Imprese con le tasse sulle gare, è stato negli anni affossato, disarmato e depotenziato alimentando di contro, il caos legislativo.
Già di per se – chiarisce Passariello - il Codice degli Appalti è poco chiaro e si presta a molteplici interpretazioni, oltre ad essere un groviglio di articoli, che spesso rimandano ad altre leggi, difficili da interpretare e da applicare, ora abbiamo dato vita anche all’Autorità Anticorruzione, che ha assorbito la vecchia Autority dei Contratti Pubblici, che con i suoi pareri “non vincolanti” alimenterà il mare magnum delle interpretazioni.
Vorrei dire al Dott. Cantone – prosegue Passariello - che proprio in questo caos sguazza la corruzione!!! E’ grazie a questo sistema che puntualmente i bandi di gara per gli affidamenti pubblici, si trasformano in vestiti su misura per quella o quell’altra azienda e senza un vero potere sanzionatorio e vincolante per la P.A., il lavoro di. Cantone purtroppo non produrrà effetti significativi e concreti.
Per ogni Imprenditore corruttore esiste un Funzionario Pubblico corrotto!!!
Non vi è dubbio - afferma Passariello - che un altro intervento concreto che andrebbe posto immediatamente all’attenzione del Governo è riferito alla modifica della Legge Bassanini, introducendo uno specifico reato penale a carico di quei funzionari pubblici e dirigenti che non applicano correttamente il principio dell’autotutela, spesso delegando, con le loro “non decisioni” il Giudice Amministrativo.
Abbiamo i Tribunali intasati da ricorsi amministrativi – conclude Passariello - e molte di queste liti potrebbero essere risolte, proprio attraverso il rafforzamento dei poteri dell’Autorità Anticorruzione, rendendo i pareri emessi “vincolanti per la P.A." e con un applicazione più rigida dello strumento dell’Autotutela da parte della Pubblica Amministrazione.
Questi i veri provvedimenti che il Governo dovrebbe mettere in campo , tutti a costo zero per le tasche dei cittadini!!!