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Giornale di Taranto - PUGLIA - Alluvione. Nichi Vendola: "La priorità è salvare il Gargano, cuore della Puglia"
Domenica, 07 Settembre 2014 17:22

PUGLIA - Alluvione. Nichi Vendola: "La priorità è salvare il Gargano, cuore della Puglia" In evidenza

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“Penso che la valutazione del danno riguardi una cifra gigantesca, ci sono diverse decine di milioni di euro di danni. Noi raschieremo il fondo del barile, chiederemo a tutte le politiche regionali di dare priorità per salvare il Gargano, che è il cuore della Puglia e che oggi è un cuore infartuato”.

Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola parlando con i giornalisti dopo aver visitato due dei comuni danneggiati dall’alluvione dei giorni scorsi, Carpino e Peschici. “I danni - ha continuato Vendola - sono ingentissimi e forse non sono percepiti immediatamente. Gli uliveti sono allagati e si sono trasformati in immense petraie e rischiano ora di morire di asfissia. Nelle prossime settimane, nei prossimi mesi, potremo renderci conto dei danni”.Vendola ha evidenziato come la Regione Puglia “sia la Regione d'Italia che ha speso tutti i fondi nella lotta al dissesto idrogeologico”.“Il punto - ha continuato il Presidente - è che abbiamo a che fare con un territorio abusato, con ferite che vengono da un modello di urbanizzazione (sviluppatosi soprattutto tra gli anni Settanta e gli anni Novanta) che ha prodotto cose inaudite. Ci sono costruzione che impediscono il decorso naturale delle acque e quello va radiografato in profondità”.“Io penso - ha aggiunto Vendola - che dobbiamo sapere che tra Peschici, Carpino e altre realtà, con la macchina dei soccorsi, con la mobilitazione di tutti i mezzi, con gli elicotteri e i mezzi anfibi che sono stati predisposti per tempo appena è cominciato il maltempo, abbiamo salvato molte vite umane”.“I danni - ha detto Vendola - sono ingentissimi e forse non sono percepiti immediatamente. Gli uliveti sono allagati e si sono trasformati in immense petraie e rischiano ora di morire di asfissia. Nelle prossime settimane, nei prossimi mesi, potremo renderci conto dei danni”.