“Tour con passaggio emozionale-olfattivo su montagnette di spazzatura”.La visione è quella immortalata qualche giorno fa dall’i-phone di un inviperito albergatore di Città Vecchia (ma,possiamo chiamarla ancora così senza che nessuno si offenda?), giustamente imbarazzato dinnanzi all’ illustre ospite. Da Londra lo snob Antonio Caprarica, il noto giornalista – scrittore specializzato in vite reali inglesi, invitato a Taranto, in occasione dell’ “Isola che vogliamo”, ironia della sorte, per parlare di casa Windsor.
"Caprarica che per fortuna è di origine salentina, e dinnanzi a tanta monnezza non si è scandalizzato, ma – è il commento del nostro albergatore- certo non ci abbiamo fatto una bella figura. Meno fair play hanno mostrato invece l’altro ieri gli ospiti tedeschi alla vista di un materasso abbandonato per strada e di una ciurma di cani randagi. Si sono lasciati andare in commenti pesanti ai quali non abbiamo potuto purtroppo ribattere. Senza mezzi termini ci hanno detto che Taranto, per quanto potenzialmente bella ed interessante, appare una città sporca e trascurata, poco amata dai suoi cittadini".
Sin qui l’amaro sfogo del nostro albergatore, ma non è l’unico, che ancora una volta segnala lo stato di enorme degrado che continua a fare da cornice agli eventi organizzati questa estate nel nostro centro storico antico. Iniziative che anche quest’anno hanno portato nell’Isola, ormai riscoperta dai Tarantini che vivono al di qua del Ponte, tantissima gente e che contribuiscono a tenere accessi i riflettori su Città Vecchia, oggetto negli ultimi tempi di un accesso dibattito cittadino sul come e il quando della sua riqualificazione urbanistica, architettonica e sociale.
"Una riqualificazione - è il commento di Confcommercio Taranto - che a nostro parere rischia di rimanere nell’alveo della discussione se non si cambia registro, se non ci si convince che è difficile fare turismo se la qualità dell’ambiente urbano resta al di sotto degli standard base, se si continua a tollerare la presenza di rifiuti urbani, di cassonetti maleodoranti, di randagi in libertà , di angoli immersi nella semi oscurità. E allora che si parta da questi elementi base che dovrebbero costituire il punto di partenza della rinascita di Città Vecchia, che si pianifichi un primo serio intervento di radicale pulizia e di ripristino del decoro delle strade e gli ambiti urbani. Chissà - conclude Confcommercio - che gli stessi abitanti dell’Isola, percependo una diversa qualità dell’ambiente urbano, non si convincano che il materasso non va abbandonato sotto casa, ma che è meglio chiamare il numero verde dell’Amiu, perché gli operatori arrivano subito".