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Giornale di Taranto - Ennesimo furto al Parco Archelogico di Saturo, il presidente lancia Sos a forze dell'ordine e istituzioni
Sabato, 23 Agosto 2014 13:20

Ennesimo furto al Parco Archelogico di Saturo, il presidente lancia Sos a forze dell'ordine e istituzioni In evidenza

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Parcheggio chiuso, introiti azzerati, impossibilità di assumere un addetto alla sorveglianza e ….aumento dei furti. Questo è quanto sta accadendo al Parco Archelogico di Saturo area di grande rilevanza grazie all’impegno e al lavoro svolto dal lavoro svolto da chi ne ha assunto la gestione passando in sei mesi a 0 a oltre 10mila visitatori. Oggi il parco archeologico di Saturo può considerarsi  a tutti gli effetti l'unica area archeologica della provincia di Taranto con continuità gestionale ed una strategia precisa di valorizzazione e un’immagine che ogni  cresce a livello nazionale. Insomma, un patrimonio da difendere e sostenere .

Alla luce di quanto sta accadendo, Giancluca Guastella, presidente della Soc.Coop.Polisviluppo- Servizi Archelogici, punta dritto l’indice contro l’operato del Comune di Leporano.

“Nella notte del  22 agosto- scrive Guastella- c’è l’ennesimo furto al Parco Archeologico di Saturo, tra le più importanti aree archeologiche della Puglia, nell'area Arkeogiochi. E' il terzo furto che subiamo in circa tre mesi....Vista la situazione, quello che vogliamo lanciare è  un SOS alle Istituzioni ed alle forze dell'ordine perché si faccia qualcosa per porre fine a questa serie di “visite indesiderate”… “ . Secondo Guastella una delle principali cause di questa serie di incursioni notturne è da ricercare “nella sconcertante decisione, da parte dell'Amministrazione Comunale di Leporano, di chiudere l'area parcheggio del Parco, causando un mancato introito, anche se minimo dato il numero limitato di posti auto, che, ad ogni modo, permetteva alla Cooperativa Polisviluppo di assumere un responsabile del servizio di guardiania notturna. Ed ecco i risultati.....Estate 2013 nessun furto, Estate 2014 tre furti, che pian piano stanno svuotando l'area di attrezzature che la cooperativa ha negli anni faticosamente acquistato per la regolare conduzione del Parco Archeologico. Oltre alla regolare denuncia al locale comando dei Carabinieri-sottolinea il presidente - la cooperativa non mancherà di denunciare l'accaduto alla Soprintendenza Archeologica della Puglia, alla Direzione Regionale ed allo stesso Comune di Leporano. Ci aspettiamo che qualcuno faccia qualcosa, in virtù del fatto che la Polisviluppo dal 2006 conduce il parco AUTOSOSTENENDOSI FINANZIARIAMENTE, non chiedendo il benchè minimo finanziamento pubblico. Ci aspettiamo risposte certe e risolutive, poiché gestire un'area così importante comporta costi notevoli e non potendo contare su piccole entrate economiche, anche se previste da contratto, impone tagli di personale essenziale per la salvaguardia e la tutela del Parco stesso. 
Ai posteri l'ardua sentenza.......”