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Giornale di Taranto - Lavoro, i numeri della Cigs a Taranto nel rapporto di luglio della Cgil nazionale
Sabato, 23 Agosto 2014 10:56

Lavoro, i numeri della Cigs a Taranto nel rapporto di luglio della Cgil nazionale In evidenza

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Lavoro, 530mila in cassa integrazione

530mila lavoratori in cassa integrazione,per un totale di 650 milioni di ore richieste e autorizzate, cosi come emerge nel rapporto di luglio dell'Osservatorio Cig della Cgil nazionale, sono il chiaro segnale di una crisi che colpisce la struttura portante del sistema lavoro in Italia
 
Una situazione che, come si legge nei dati contenuti nel rapporto, emerge chiaramente dall'andamento della cassa straordinaria e dalla bassa percentuale di percorsi di reinvestimento e rinnovamento delle imprese in crisi con un preoccupante processo di deindustrializzazione e quindi di impoverimento dell'economia nazionale.

Il mese di luglio conferma la tendenza all’aumento delle aziende che fanno ricorso ai decreti Cigs

(+27,86%), sono in aumento anche le unità aziendali territoriali coinvolte (+32,25%).

Le aziende sono 4.897 con un aumento del +27,86% sullo stesso periodo del 2013, e riguardano 9.084

unità aziendali territoriali (+32,25%). A Taranto, le Aziende/Gruppi presenti sul territorio che hanno chiesto e ottenuto la cassa integrazione straordinaria sono 29, mentre è pari a 59 il numero delle unità aziendali territoriali coinvolte.  Nel contesto pugliese il capoluogo ionico risulta secondo solo a Bari con 55 Aziende /Gruppi  e 120 Unità aziendali territoriali coinvolti.

Dei 29 decreti Cigs firmati per Taranto 4 sono per l’applicazione dei contratti di solidarietà, 24 per crisi aziendale e 1 per fallimento.

Sono diciotto le Regioni, che in questo mese, fanno registrare un aumento dei ricorsi alla Cigs, mentre in

due diminuiscono.

L’aumento è ormai diffuso su tutto il territorio nazionale, in questo mese, l’aumento maggiore è della

Basilicata (+200,00%), le altre sono; il Friuli (+58,82%), La Valle d’Aosta (+50,00%), il Trentino (+48,84%),

l’Abruzzo (+48,19%), la Sardegna (+46,15%), la Liguria (+44,74%), il Piemonte (+44,17%), il Molise

(+40,00%).

In aumento i ricorsi per crisi aziendale +5,18%, con 2.354 decreti, sono il 48,07% del totale.

In aumento il ricorso al fallimento +44,86%, aumenta il ricorso al concordato preventivo +195,24%.

I contratti di solidarietà continuano ad aumentare, e torna ad aumentare anche la percentuale sul totale

dei decreti rispetto ai valori del 2013.

I ricorsi con i contratti di solidarietà aumentano del +57,44% e costituiscono il 33,92% del totale dei

decreti, nel 2013 erano il 27,55% del totale.

Le domande di ristrutturazione aziendale aumentano sul 2013, (132; +3,94%), le domande di

riorganizzazione aziendale sono (149; +8,76%), nel complesso si conferma una nuova contrazione su

queste causali e con un numero troppo limitato.

 

Gli interventi che prevedono percorsi di reinvestimento e rinnovamento strutturale dell'impresa,

continuano ad essere irrilevanti e in diminuzione, sono solo il 5,74% del totale dei decreti, nel 2013 erano

il 6,89% del totale.

“Resta questo- si legge nel rapporto- uno dei segnali più evidenti del persistere di un processo di deindustrializzazione in atto nel

nostro Paese, ma continua ad essere sottovalutato.” 

L.C.

 

 

 
 
 
 
 
 

e dalla bassissima percentuale di percorsi di reinvestimento e di ristrutturazione delle aziende in crisi.



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Ultima modifica il Sabato, 23 Agosto 2014 11:28