Ha lasciato nella tarda mattinata il porto di Taranto la petroliera Seasalvia, la quale mercoledì sera non aveva potuto caricare 30mila tonnellate di greggio a causa di una protesta indetta all’esterno del porto per la destinazione del rifornimento, cioè l’aviazione israeliana, secondo quanto dichiarato dal sindacato Usb e dai Cobas, ideatori e organizzatori del presidio di protesta. Presidio al quale hanno partecipato un centinaio di persone e che si é ripetuto anche venerdì sera tardi sino alle 2. La nave ha terminato di caricare il greggio nelle scorse ore e scortata da motovedette della Guardia di Finanza e della Capitaneria, ha lasciato lo specchio di mare del porto. La nave, che batte bandiera maltese ed appartiene alla compagnia greca Thenamaris, é ora diretta a Porto Said in Egitto. E proprio il cambio di destinazione ha consentito allentato la tensione. Inizialmente infatti la nave doveva andare nel porto israeliano di Ashkelon e questo aveva causato la protesta, tant’è che la nave si era dovuta allontanare da Taranto posizionandosi nel golfo a circa 20 miglia dalla città. La Seasalvia ha poi fatto ritorno a Taranto nella tarda serata di venerdì quando è stato ufficializzato il cambio di approdo.
Domenica, 28 Settembre 2025 15:51
OPERAZIONE COMPIUTA/ La Seasalvia lascia Taranto dopo aver fatto rifornimento di greggio diretta in Egitto In evidenza
Scritto da Redazione1
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Cronaca, Politica & Attualità
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