Hanno destato reazioni immediate le parole del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano in merito all'Accordo di Programma per l'ex Ilva di Taranto.
Intanto per questo pomeriggio, alle ore 19, Giustizia per Taranto ha organizzato un'Assemblea pubblica in Piazza Gandhi (accanto alla Prefettura), iniziativa alla quale sono stati invitati a partecipare il presidente della Provincia Palmisano, e i sindaci di Taranto e di Statte, Bitetti e Spada.
Mezz’ora prima, alle 18:30, Veraleaks terrà una conferenza Conferenza stampa nel corso della quale Luciano Manna illustrerà i nuovi dati sulla emissioni di diossine.
" Presidente Michele Emiliano- scrive Giustizia per Taranto in una nota- davvero è questo il futuro che immagina per Taranto?
Mentre il governo impone ricatti, lei, invece di opporsi, sembra solo cercare il modo di rendere accettabile l’inaccettabile. Dice che “tutti gli enti locali sono favorevoli all’accordo di programma”, che bisognerà solo “discutere sulla nave rigassificatrice” per garantirne la sicurezza.
Ma ci rendiamo conto? Ci state vendendo l’idea che l’unico problema della nave rigassificatrice sia dove ormeggiarla, non se sia giusto piazzarla nel porto di una città già devastata. Poi arriva la parte più grave: Lei propone di trasformare l’ospedale Santissima Annunziata in un IRCCS, un centro specializzato nelle malattie causate dall’inquinamento Ilva.
In pratica: voi continuate a farci ammalare… ma almeno ci curate.
È questa la vostra idea di “compensazione”? Un ospedale per tumori e leucemie industriali al posto della bonifica, della chiusura della fabbrica e della riconversione del territorio.
Intanto, dichiarate apertamente che non c’è alcun investitore e che la fabbrica potrebbe finire in deroga europea dentro la spesa militare. Una fabbrica di Stato che produce in perdita, giustificata col pretesto della “strategia nazionale”.
Presidente Emiliano, è troppo chiedere che Taranto non venga più trattata come un laboratorio di esperimenti tossici??
È troppo pretendere che, dopo sessant’anni di devastazione, si parli finalmente di riconversione vera e non di nuove ciminiere col bollino “green”?
Noi diciamo, con forza, NO:
– No alla nave rigassificatrice, ovunque la vogliate ormeggiare.
- No a ospedali per curare malattie provocate da scelte politiche.
– No a piani industriali costruiti sulla pelle di chi ha già pagato abbastanza.
Presidente Emiliano, Taranto non ha bisogno di una “gestione civile della malattia”. Ha bisogno solo di Giustizia."
"Ho ascoltato attentamente le ultime dichiarazioni del Presidente Michele Emiliano, relativamente all’Accordo di Programma per Taranto- queste le parole di Annagrazia Angolano del Movimento 5 Stelle- e spero di poter confidare sulla posizione ferrea del Sindaco Piero Bitetti che, peraltro, ha sottoscritto un impegno con la città, prima della fase del ballottaggio, a favore di una tutela ambientale, senza se e senza ma.
Le dichiarazioni di Emiliano, secondo cui “Tutti gli enti locali sono favorevoli all’accordo di programma… Bisognerà solo discutere su dove posizionare la nave rigassisficatrice…” mi lasciano a dir poco perplessa. Sconcertante è poi l’accoglimento di continuare a utilizzare il carbone per altri 14 anni, così come la proposta dello stesso Governatore di Puglia di trasformare l’ospedale SS. Annunziata in un IRRCS, così finalmente noi tarantini potremo disporre di un centro altamente qualificato e specializzato nella cura delle patologie, a prevalenza oncologica, causate dall’inquinamento della grande industria. Quindi, in buona sostanza, dovremmo accettare l’accordo ammazza-tarantini proposto dal Governo, perché in cambio qualcuno ha pure pensato a fornirci il posto giusto dove curarci! Se va bene, quindi, avremo una struttura dove curarci. Tutto questo è inaccettabile, perché non si eliminano i rischi all’ambiente e alla salute dei cittadini e lavoratori. E’ dunque questa la grande soluzione che dovrebbe, da tarantini, farci accettare quel piano scellerato che contempla produzione a carbone, rigassificatore (“sì, ma più a largo…”) e dissalatori (sì, ma la salamoia si può stoccare e non versare in mare…”)?
Taranto merita rispetto e non può subire altri sacrifici di qualunque sorta. Per questo, chiediamo anche alle altre forze progressiste della maggioranza di rifiutare la proposta di accordo di programma così come proposta dal governo Meloni e accolta favorevolmente dal Presidente Emiliano. E’ bene che il Sindaco, Piero Bitetti, e la sua maggioranza chiariscano la posizione sulla questione in maniera trasparente e partecipata, evitando che la decisione sia calata dall’alto. La città ha sete di giustizia sociale e non vuole continuare a riempire, con i propri cari, un ospedale per la cura di patologie causate dall'inquinamento industriale."
Dura anche la posizione di Per Europa verde/AVS di Taranto
che si dice "Indignata per le dichiarazioni di Emiliano. Le dichiarazioni odierne di Michele Emiliano, Presidente della Regione Puglia ci lasciano indignati. Il tentativo di trascinare gli enti locali, soprattutto in riferimento al posizionamento del rigassificatore in rada del porto di Taranto, ci vede totalmente in contrapposizione. Ribadiamo fermamente il nostro no al rigassificatore. La richiesta di ottenere il mantenimento del pronto soccorso al Santissima Annunziata appare come una misera mancia ad una città che dovrebbe continuare ancora ed ancora ad ammalarsi e morire. È impensabile inoltre chiedere l’aiuto di Stato collegato alle strategie della spesa militare. È evidente il tentativo del governo attraverso, il ministro Urso, di sottoporre il territorio all’ennesimo ignobile ricatto. Invece di salvaguardare i redditi degli operai rilanciando lo sviluppo economico con la creazione di alternative occupazionali pulite. Inoltre dopo 65 anni è inaccettabile la continuità produttiva a carbone: gli impianti a caldo vanno fermati! Auspichiamo che il Presidente abbia male espresso le sue considerazioni sull’Accordo di Programma che comunque restano sue e soltanto le sue, pur avendo coinvolto gli altri enti locali nelle stesse.