Sono sette i princìpi ispiratori alla base della Carta del Mar Piccolo, un documento programmatico nato da un percorso partecipativo promosso dal Dipartimento Jonico dell'Università di Bari e che è stata consegnata in Prefettura al commissario straordinario per le bonifiche, Vito Felice Uricchio. Erano presenti Paolo Pardolesi, direttore del dipartimento ionico dell'Università di Bari, i professori Maria Casola e Nicola Fortunato, referenti scientifici del progetto, nonché associazioni, enti, stakeholder e privati cittadini che hanno contribuito alla redazione della Carta.
Carta.
Le priorità di intervento contenute nella Carta del Mar Piccolo riguardano la bonifica e qualità ecologica delle acque; la tutela della biodiversità e degli habitat naturali; la rigenerazione delle aree costiere e accessibilità pubblica; le pratiche produttive storiche e sostenibili; l'educazione ambientale, cultura civica e partecipazione; gestione dei conflitti tra usi del territorio e tutela ambientale; monitoraggio partecipato e trasparente; turismo culturale, ecologico e sostenibile; l'energie rinnovabili compatibili con il paesaggio e la biodiversità; la salute bioculturale e approccio One Health.
"Accolgo con particolare interesse e apprezzamento - ha sottolineato il commissario per le bonifiche Vito Felice Uricchio - la Carta del Mar Piccolo, esito di un percorso partecipativo ampio, autorevole e profondamente radicato nel territorio. La Carta rappresenta non solo una piattaforma di proposte ma, anche, un segnale forte di responsabilità condivisa, che offre un contributo strategico alla costruzione di una transizione giusta, fondata sulla conoscenza, sulla partecipazione e su un'etica della corresponsabilità che dobbiamo difendere e rafforzare". (ANSA).