Cookie Consent by Free Privacy Policy Generator
Preferenze sui cookie
Giornale di Taranto - IN AGENDA- TARANTO/ Torna Rooftops EP05, il Festival di Architettura del Collettivo Post Disaster: appuntamenti dal 3 al 13
Martedì, 01 Aprile 2025 19:33

IN AGENDA- TARANTO/ Torna Rooftops EP05, il Festival di Architettura del Collettivo Post Disaster: appuntamenti dal 3 al 13 In evidenza

Scritto da 
Vota questo articolo
(0 Voti)

Si parte con un talk, sostenuto dall’Ambasciata dei Paesi Bassi, che sancisce il gemellaggio tra i tetti di Taranto e quelli di Rotterdam

 

Hanno trasformato i tetti tra i vicoli dell’Isola in spazi urbani non convenzionali e performativi, un’idea innovativa che li ha portati fino alla 18esima Mostra Internazionale di Architettura 2023 della Biennale di Venezia ma anche al Maxxi, alla Triennale di Milano, alla Biennale di Arte di Malta.

Il collettivo Post Disaster, fondato dagli architetti e designer Peppe Frisino, Gabriele Leo, Grazia Mappa, Gabriella Mastrangelo, dopo un anno di stop, torna con Rooftops EP05. 

Selezionato dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura per la promozione e la valorizzazione dell’architettura italiana, insieme ad altri otto festival in Italia, Rooftops EP05 quest’anno ha per tema “La palude siderale”, metafora di uno spazio mostruoso eppure generativo, contro-antropocentrico, in cui le gerarchie tra l’umano e l’altro si rovesciano e si sovvertono.

È il suggello di un percorso iniziato nel 2018 e che stavolta si estende anche nello spazio, spostandosi dai tetti ad altri luoghi simbolo della città, come gli ex Cantieri Tosi e mar Piccolo, la Concattedrale, il Mudit-Casa Viola, la Rotonda, piazza Fontana, slabbrandosi fino ad annettere nuovi margini.

Un’estensione che è anche temporale, dal 3 al 13 aprile. Dieci giorni di incontri, performance teatrali e sonore ad ingresso gratuito, attraversamenti critici, escursioni e conferenze con ospiti nazionali e internazionali tra cui Markus Bader, parte del collettivo Raumlabor – Udk Berlin, Leone d’Oro alla Mostra Internazionale d’Architettura 2021, Mario Lupano, direttore della didattica dell’Università IUAV di Venezia e Nina Bassoli, curatrice della sezione Architettura e rigenerazione urbana della Triennale di Milano.

“Nasciamo in Città vecchia, dove il possibile si manifesta – spiega il collettivo Post Disaster – ma abbiamo avvertito l’esigenza di espanderci per capire quali sono gli altri luoghi in cui la città rivela le sue urgenze, emergenze e possibilità. Se prima il punto di vista era legato ai tetti della Città Vecchia, ora vi invitiamo a co-immaginare Taranto partendo dall’isola e andando oltre l’isola, verso gli spazi negletti della città modernista, verso le infrastrutture portuali e le ecologie lagunari”.

Un programma diviso in due sezioni. 

Si parte da Casa Viola - Mudit il 3 aprile alle 19.00 con un talk sostenuto dall’Ambasciata dei Paesi Bassi, che sancisce ufficialmente il gemellaggio tra i tetti di Città vecchia e quelli di Rotterdam, e che vede la partecipazione di Léon van Geest - Direttore Rotterdam Rooftops Day / Rotterdamse Daken Dagen per European Creative Rooftop Network.

All’incontro prenderà parte anche Rita Orlando, responsabile della progettazione culturale e networking della Fondazione Matera 2019. 

A parlare delle buone pratiche tarantine durante l’incontro i partners di Rooftops EP05: cooperativa teatrale Crest, l’Ets Symbolum, Fondazione Taranto 25.

"Sosteniamo economicamente e moralmente questi progetti perché crediamo fermamente nella loro capacità di riscrivere il rapporto tra la città, la sua storia e il suo futuro, aprendo nuove prospettive di coesistenza tra ambiente, infrastrutture e comunità”- è il commento del presidente di.Fondazione Taranto 25 Fabio Tagarelli

 

 

Il festival, sponsorizzato da Erredi, Officine Jolly e Confapi Taranto, poi entrerà nel vivo. Diviso in due sezioni per altrettanti weekend, dal 4 al 6 aprile si svolgerà negli ex Cantieri Tosi, con un’esplorazione del mar Piccolo di Taranto tra performance sonore, letture, escursioni (tutte ad ingresso libero) e una conferenza domenicale con Markus Bader (UdK Berlin, Raumlabor, FloatingUniversity) e Silvia Gioberti (UdK Berlin, Guerilla Architects)  

“Confapi Taranto sostiene tutte le iniziative che risultano utili ed efficaci all’obiettivo dichiarato ormai da anni per la diversificazione produttiva. Il caso dei cantieri navali Tosi è emblematico in quest’ottica e l’iniziativa in programma - dichiara l’ing. Fabio Greco presidente di Confapi Taranto - rappresenta un importante spunto di diversificazione culturale”.

Un progetto sposato anche da Officine Jolly. “Con l’ottenimento, finalmente, delle autorizzazioni di valutazione di impatto ambientale – spiega Antonio Petaro Presidente del Gruppo Jolly - puntiamo a rilanciare Taranto anche nell’ambito della cantieristica navale, settore un tempo fiore all’occhiello dell’economia territoriale”. 

Da venerdì 11 a domenica 13 aprile si torna in città con performance, escursioni performative e solo per sabato 12, dalle 11.00 alle 13.00, la Mostra estemporanea ambientata negli spazi seminterrati della Concattedrale Gran Madre di Dio, quasi mai accessibili al pubblico,intitolata “Sottosopra / Upside Down: scorie, tracce, incatenamenti” di Mario Lupano, Gianluca Marinelli e Vincenzo Moschetti.

"Siamo orgogliosi di sostenere Rooftops EP05 – commenta Rosanna D’Andria di Erredi - un evento che porta avanti una riflessione profonda sull’identità di Taranto e sulle sue trasformazioni. Crediamo nell'importanza di investire in progetti culturali capaci di stimolare un confronto aperto su temi cruciali come il rapporto tra spazio urbano, paesaggio e comunità”.

A chiudere, il 13 aprile, un talk su un tetto di via Pentite, in Città vecchia.La conversazione con Nina Bassoli (Triennale Milano), Mario Lupano, Michele Galluzzo si concluderà con il pranzo e un’assemblea aperta, per interrogarsi su come il dis-astro, letteralmente “il dis-allineamento dagli astri”, una condizione infausta, contraria alle rotte favorevoli, possa condurre ad una deriva felice.

 

 

PROGRAMMA COMPLETO di ROOFTOPS EP05 “La Palude Siderale” Taranto 3–13 Aprile 2025

 

Giovedì 3 aprile, h 19:00

Casa Viola – Mudit, via Plateja n.51, Taranto

Talk inaugurale – gemellaggio Taranto/Rotterdam

Con: Post Disaster, Cooperativa Crest , ETS Symbolum, Fondazione Taranto 25, Comune di Taranto, Rita Orlando - Responsabile Progettazione culturale e Networking Fondazione Matera 2019, Léon van Geest - Direttore Rotterdam Rooftops Day / Rotterdamse Daken Dagen per European Creative Rooftop Network

 

Primo Movimento > LAGUNA

co-esistenza anfibia, eredità tossiche, relazioni umide

 

Venerdì 4 aprile, h 18:00

Ex Cantieri Navali Tosi

“Waterbowls” di Tomoko Sauvage (ingresso gratuito con prenotazione)

performance sonora realizzata con acqua, idrofoni, ciotole di porcellana e vetro, pietre, conchiglie ed elettronica. Sauvage ha sviluppato il suo originale strumento musicale, Waterbowls, ispirandosi inizialmente allo strumento tradizionale dell’India meridionale, il Jaltarang. La sua sperimentazione a lungo termine, animata da una ricerca tattile sulle proprietà dei materiali, ha trasformato le ciotole di porcellana riempite d’acqua in uno strumento elettroacustico acquoso.

 

Sabato 5 aprile, h 15:30

punto di ritrovo per percorso a piedi: Parcheggio scuola G.B Vico

Escursione collettiva di circa 45 minuti  lungo la laguna, attraverso luoghi di scarto, foci di fiumi, viadotti e archeologie industriali, dalle estremità del quartiere Tamburi per arrivare negli spazi degli ex Cantieri Navali Tosi.

 

Sabato 5 aprile h 16.30

Ex Cantieri Navali Tosi 

Lecture performance “Il Cielo, Fa Acqua Dappertutto” di Lodovica Guarnieri 

Lecture performance che rivendica la possibilità di fiorire collettivamente nelle eredità tossiche del capitalismo. Partendo dai Cantieri Navali Tosi di Taranto, si districano le connessioni tra l’inquinamento del Mar Piccolo e la creazione di geografie neocoloniali nel Mediterraneo. Attraverso questa mappatura, la performance tenta di re-incantare i mondi umidi, evocando pratiche di resistenza che emergono dal doloroso e, al tempo stesso, ineluttabile intreccio di corpi, acqua e infrastrutture.

 

“Iride” di Trifoglio (Marta Bellu, Donato Epiro, Andrea Sanson)

Performance di suono, movimento, luce, che riflette specificatamente il luogo che abita e da cui viene guardata. Ispirandosi all’osservazione della natura dell’acqua indaga, attraverso il concetto di sguardo come strumento compositivo, la relazione liquida tra soggetto e paesaggio: svuotare chi guarda in ciò che è guardato. L’ìride è una sfera attraversata dalla luce che permette la visione, ma è anche un fiore, un minerale iridescente, alcune specie di animali cangianti, un genere di insetti dell’ordine mantoidei. L’ìride è una generatrice di mondi.

 

Domenica 6 aprile, h 11:30

Ex Cantieri Navali Tosi

Conversazione

con Markus Bader (UdK Berlin, Raumlabor, FloatingUniversity) e Silvia Gioberti (UdK Berlin, Guerilla Architects) 

Pranzo e assemblea aperta con pratiche territoriali

 

Dal 7-10 aprile iniziative dedicate alle scuole, con Post Disaster Tour (7 e 10 aprile) un laboratorio (8 aprile) e una mostra (9 aprile) a Palazzo Galeone in Via Pentite (Città Vecchia) con l’Istituto Comprensivo Salvemini di Taranto.

 

Secondo Movimento > CITTÀ

il sogno infranto della modernità

Venerdì 11 aprile, h. 18:30

Piazza Fontana, Taranto

“Paludofobia” di Giulia Crispiani

Reading in due atti, che racconta la separazione sentimentale tra mare e terra. “Il mare rinfresca il corpo delle persone nei giorni più caldi dell’anno. Eppure, il mare piange ancora la palude. Quella palude è stata una storia d’amore tra la terra e il mare. I fascisti pensavano che questo amore non fosse adatto alla causa riproduttiva. Ai fascisti interessavano solo i numeri, ma non perché gli piacesse contare”.

“Waterfront” di Gaspare Sammartano

A partire dal fallimento del progetto Waterfront - intervento sociale, architettonico e paesaggistico pianificato per anni come riqualificazione del tratto costiero e nuovo collegamento tra il porto e la città, la sound performance è il canto inaugurale di una nuova era esotica e oscura, in cui si immagina le possibilità di questi luoghi e dei loro abitanti, umani e non, di riorganizzarsi per riconquistare la propria indipendenza e autonomia. “Tra i ponti crollati e le rovine dell’Arsenale Militare, le ultime bande si spingono ad ammirare la luce fluorescente dell'area verde infetta, i colori delle nuove piante e le voci di uccelli e cetacei. È emerso una sorta di inconscio culturale che appartiene a nuove, strane ed eccentriche manifestazioni della Natura”.

 

Sabato 12 aprile, h 11:00 – 13:00

Concattedrale Gran Madre di Dio

“Sottosopra / Upside Down: scorie, tracce, incatenamenti” di Mario Lupano, Gianluca Marinelli e Vincenzo Moschetti

Mostra estemporanea ambientata negli spazi seminterrati della Concattedrale Gran Madre di Dio: una serie di accadimenti e installazioni si snodano in questo ambiente e mostrano scorie, tracce e incantamenti, riferiti a episodi rimossi della storia novecentesca di Taranto. Si esplora il rapporto tra arte e industria, non solo quello del modernismo virtuoso ma quello più drammatico e oscuro che coinvolge la figura dell’artista-operaio e che si pone in dialogo con il transito del movimento della poesia visiva e ci si confronta con una teoria dell’architettura che ha improntato la tensione al fuoriscala di alcune significative architetture novecentesche della città.

 

Sabato 12 aprile, h 16:00

Rotonda del Lungomare Vittorio Emanuele III

“Cometario” di Extragarbo (Cosimo Ferrigolo, Gaia Ginevra Giorgi, Edoardo Lazzari)

Escursione performativa (3 ore per un percorso di 4,5 km – gratuito, numero limitato prenotazione su Eventbrite)

Un sogno a occhi aperti, un’affabulazione collettiva intorno alla città e le sue apparizioni oniriche. Un catalogo di sogni raccolti attraverso incontri accidentali, appuntamenti e affinità elettive, che intercettano le visioni più intime del rapporto tra la città e i suoi abitanti, e si trasformano in stazioni di una costellazione immaginaria. Il percorso si snoda per le vie della Città Nuova, conducendo i partecipanti attraverso la lettura di una mappa celeste. Ogni tappa convoca un luogo-racconto sognato dagli abitanti e così il cammino si compone come una costellazione terrestre. “Come può un pensiero diurno essere sognante—non sognatore, ma sognante?”

 

Domenica 13 aprile, h 11:30

Tetto su via Pentite, Città Vecchia

Conversazione con Nina Bassoli (Triennale Milano) Mario Lupano, Michele Galluzzo

Pranzo e assemblea aperta con pratiche territoriali

 

Ultima modifica il Martedì, 01 Aprile 2025 19:39