Cookie Consent by Free Privacy Policy Generator
Preferenze sui cookie
Giornale di Taranto - VENDITA DELL'ILVA/ Vertice a Palazzo Chigi. Urso: dal 14 trattativa esclusiva con l'acquirente. Ora massimo riserbo
Mercoledì, 12 Marzo 2025 07:03

VENDITA DELL'ILVA/ Vertice a Palazzo Chigi. Urso: dal 14 trattativa esclusiva con l'acquirente. Ora massimo riserbo In evidenza

Scritto da 
Vota questo articolo
(0 Voti)

Nel vertice di ieri a Palazzo Chigi con i sindacati metalmeccanici, il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, ha annunciato che dopo il 14 marzo i commissari straordinari assegneranno l’ex Ilva e poi partirà la trattativa esclusiva con il soggetto acquirente. Lo apprende AGI da fonti partecipanti al tavolo svoltosi ieri nella sala verde. Non sono però stati fatti i nomi dei soggetti industriali. Oltre ai ministri Urso, Calderone e Pichetto Fratin, collegato un video anche il responsabile dell’Economia, Giorgetti. 

“Voglio assolutamente evitare che qualcuno faccia ricorso, aggrappandosi a una dichiarazione che può sfuggire a qualcuno. C’è bisogno della massima discrezione fino al termine previsto dal bando”, ha aggiunto Urso, secondo quanto riferiscono fonti partecipanti al tavolo Governo-sindacati sull’ex Ilva.

 “Servono strumenti straordinari per gestire una crisi straordinaria, nessun lavoratore deve restare indietro”.  ha chiesto  la Uilm con il segretario generale Rocco Palombella.“Dobbiamo gestire la vertenza dell’ex Ilva con strumenti straordinari che prevedano anche forme di risarcimento ai lavoratori, perché la nostra priorità è non lasciare indietro nessuno - ha detto Palombella -. Abbiamo di fronte un passaggio epocale verso una produzione green e per questo c’è bisogno di misure che diano una risposta a ogni lavoratore. Il destino dello stabilimento passa dalla tutela dei lavoratori in Ilva as, degli appalti e dei lavoratori sociali attualmente in cassa integrazione. A una nostra richiesta specifica sia la ministra Calderone che il ministro Urso hanno dichiarato di assumersi l’impegno di salvaguardare l’intera occupazione garantendo strumenti e risposte per tutti i lavoratori sociali e in Ilva as, oltre ai lavoratori dell’appalto che saranno tutelati” ha detto infine Palombella. 

Alla presidenza del Consiglio abbiamo detto non un lavoratore di meno. I lavoratori che hanno difeso l’azienda sono tutti quanti in questo processo di transizione verso la decarbonizzazione. Devono essere tutti quanti coinvolti e garantiti”. ha detto Michele De Palma, segretario generale Fiom Cgil, dopo l’incontro. “Abbiamo detto al Governo che vogliamo provare a confrontarci con il nuovo soggetto che dovesse esserci, vogliamo confrontarci con il Governo, e provare a raggiungere un accordo. Un accordo con i Governo, le istituzioni e la nuova proprietà che sia un accordo di acciaio ma per il lavoro e l’ambiente, questo deve essere il segnale nuovo” ha detto De Palma. 

Le proposte presentate hanno tutte l’aspetto della decarbonizzazione, i tempi che ci hanno definito sono il mese di giugno, e questo è il mese in cui le risorse messe a disposizione dello Stato vengono in qualche modo ad esaurirsi”. ha sottolineato Ferdinando Uliano, segretario generale Fim Cisl,  “Avremmo due mesi di tempo da aprile per sviluppare una trattativa e mettere in sicurezza le questioni poste” ha detto Uliano.

“Non è ancora possibile entrare nel merito delle proposte in campo poiché la gara è ancora aperta. Entro la seconda metà di marzo, il governo prevede di valutare le offerte ricevute e di avviare un negoziato esclusivo con il soggetto ritenuto più adatto”. Lo dichiara la Fim Cisl col segretario generale Ferdinando Uliano e il segretario nazionale Valerio D’Alò sul vertice a Palazzo Chigi sull’ex Ilva. “Contemporaneamente - dice la Fim - saranno avviate procedure antitrust e sarà esercitata la golden power, un potere di controllo e salvaguardia per garantire che l'azienda rimanga sotto un adeguato presidio. Un punto importante emerso durante l'incontro è la collaborazione con gli enti locali, che il ministro Urso ha evidenziato come un aspetto fondamentale della procedura di cessione. Questo approccio mira a garantire che tutte le parti interessate siano coinvolte e che le decisioni prese siano condivise”. Uliano e D’Aló “hanno preso atto delle tempistiche indicate dal ministro, sottolineando la necessità di completare l'operazione in tempi rapidi, specialmente considerando che, come indicato dallo stesso Urso, a giugno l'azienda potrebbe trovarsi in difficoltà. I tempi non devono però influire sul percorso della trattativa che sarà sviluppata con la nuova società ricordando che nel 2018 l'accordo arrivò dopo circa un anno di negoziato”. La Fim, inoltre, ha “accolto positivamente la prospettiva di una partecipazione pubblica nella nuova compagine societaria”, esprimendo però “la necessità di comprendere meglio gli aspetti di governo e gestione dell'azienda”. La Fim ha ribadito “che l'accordo sindacale deve essere un elemento centrale, vincolante, soprattutto per quanto riguarda l'occupazione, sia di Acciaieria D’Italia, Ilva As e indotto, e le misure da adottare per garantire che nessuno venga lasciato indietro”. Per la Fim, “è essenziale considerare anche forme di incentivo per i lavoratori e tutte le opportunità industriali che si potranno generare. Infine, è stato sottolineato come sia prioritario garantire che il processo di decarbonizzazione sia accompagnato da una sostenibilità che non sia solo ambientale, ma anche sociale. Questo aspetto è fondamentale per assicurare che l'intera operazione possa realizzarsi in modo equilibrato e responsabile, tutelando tanto l'ambiente quanto le persone coinvolte”.