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Giornale di Taranto - LAVORO/ Hiab chiude a Taranto, parte la casa integrazione per circa 100 dipendenti e si cercano acquirenti
Martedì, 11 Marzo 2025 07:11

LAVORO/ Hiab chiude a Taranto, parte la casa integrazione per circa 100 dipendenti e si cercano acquirenti In evidenza

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Partirà da la cassa integrazione straordinaria alla Hiab, durerà 12 mesi e accompagnerà la dismissione dello stabilimento di Statte (Taranto) dove sinora l’azienda ha costruito gru di piccole e medie dimensioni. La Hiab ha un centinaio di dipendenti. La cassa inizialmente sarebbe dovuta cominciare l’1 marzo ma lo slittamento dell’incontro tra ministero del Lavoro, Hiab, sindacati metalmeccanici e Regione Puglia ha fatto slittare i tempi. Hiab ha offerto dieci mensilità all’esodo e le sigle metalmeccaniche hanno chiesto che l’incentivo sia corrisposto anche ai lavoratori che potrebbero pensionarsi.

Alla Hiab di Statte, comune alle porte di Taranto, il 28 febbraio è stato l’ultimo giorno di lavoro. La cassa coinvolge  circa 100 dipendenti, mentre la produzione di gru piccole e medie sinora fatta a Taranto, verrà cancellata. Si farà in Polonia e in Spagna. In Italia Hiab, controllata della multinazionale Cargotec, terrà solo il sito di Minerbio, in provincia di Bologna, nel quale prossimamente confluirà con un accorpamento quello di Argelato, anch’esso nel Bolognese, dove lavorano circa 13-14 unità.  La Vertus, è la società a cui Hiab ha conferito l’incarico di advisor per cercare possibili, nuovi investitori per lo stabilimento che si chiude.

E sono tre, intanto, le manifestazioni di interesse per Hiab, anche se due sembrerebbero più fondate in questa fase iniziale. Ma Hiab non ha fatto nomi, né ha indicato provenienza e settori delle imprese, dicendo che si è in una fase preliminare. Hiab, in sostanza, sta acquisendo notizie sugli interlocutori e per il momento non si sbilancia. Nel piano industriale ha preventivato su Minerbio una produzione di 250 gru nel 2025 e di circa 300 nel 2026. A Minerbio, che costruirà gru grandi, non ci saranno esuberi ma solo l’assorbimento del personale che ora è ad Argelato. Una volta fatte le chiusure, la produzione di Hiab avverrà a Minerbio per l’Italia, Spagna, Brasile e Polonia. Nell’accordo sulla cassa integrazione entreranno gli aspetti già concordati per le parti. Ovvero che la Hiab è disposta a dare un incentivo di 10mila euro più tre mesi di fitto pagato se da Taranto in 25 - questo il numero indicato - dovessero essere disponibili a trasferirsi a Bologna, ma le disponibilità anche ieri non sono emerse. Inoltre, verrà corrisposta un’integrazione economica alla cassa per tutto il periodo di vigenza per ridurne l’impatto economico, mentre chi dovesse chiudere il rapporto di lavoro mentre è in corso la cassa, riceverà dalla Hiab in una soluzione unica la quota integrativa relativa al periodo compreso tra l’uscita definitiva dall’azienda e la conclusione della stessa cassa.