A un anno esatto dall’ingresso in amministrazione straordinaria di Acciaierie d’Italia, arrivano altri debiti per l’ex Ilva. Debiti che l’azienda dovrà onorare e al tempo stesso crediti che fornitori e imprese attendono di veder riconosciuti. Stavolta è nell’ordine di un altro miliardo complessivo. Era il 20 febbraio del 2024 quando il ministro Adolfo Urso firmò il decreto di ammissione dell’azienda all’amministrazione straordinaria nominando commissario Giancarlo Quaranta (le nomine degli altri due commissari, Giovanni Fiori e Davide Tabarelli, arriveranno l’1 marzo) ed è di queste ore la proposta dei commissari al Tribunale di Milano relativa al riconoscimento nel progetto di stato passivo di AdI di ulteriori somme. Sono quelle relative alle istanze tardive, mentre quelle tempestive sono già state trattate a giugno (e dopo le tardive potranno anche esserci le ultratardive). Per AdI, proposta l’ammissione di ulteriori crediti prededucibili per 207 milioni e di chirografari per 890 milioni. Sono stati invece esclusi crediti per 660 milioni. Questa è la proposta dell’amministrazione straordinaria al Tribunale di Milano. Adesso nell’udienza del 5 marzo deciderà il giudice delegato Laura De Simone. Che potrebbe confermare il quadro oppure modificarlo in relazione a talune posizioni. Nei giorni precedenti l’udienza, è possibile presentare memorie difensive. In quella del 19 giugno scorso i crediti presentati ammontavano a un miliardo e 700 milioni ma il giudice ne ha riconosciuti per un miliardo e mezzo. Il 5 marzo, oltre alle istanze tardive per AdI, vanno in esame anche quelle tempestive della holding AdI e delle controllate, anch’esse in amministrazione straordinaria. Da aggiungere che ai crediti proposti tra giugno e ora da Acciaierie d’Italia per il riconoscimento, si sommano quelli, egualmente rilevanti, che risalgono allo stato passivo di Ilva, società proprietaria degli impianti, andata in amministrazione straordinaria a gennaio 2015.
Venerdì, 21 Febbraio 2025 08:53
NUOVI DEBITI PER L'EX ILVA/ Al Tribunale di Milano proposti altri crediti per un 1 miliardo In evidenza
Scritto da Giornalista1
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Economia, Lavoro & Industria
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