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Giornale di Taranto - TERREMOTO AL COMUNE DI TARANTO/ Il centrodestra raccoglie le firme per sciogliere il Consiglio: domani consegneremo le dimissioni
Giovedì, 20 Febbraio 2025 20:01

TERREMOTO AL COMUNE DI TARANTO/ Il centrodestra raccoglie le firme per sciogliere il Consiglio: domani consegneremo le dimissioni In evidenza

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I consiglieri comunali di compagini politiche sia di centrodestra che di centrosinistra del Comune di Taranto si recheranno domani mattina dal segretario generale dell’ente per depositare le firme relative alle loro dimissioni e cercare di avviare la procedura per lo scioglimento anticipato del Consiglio, e quindi la caduta dell’amministrazione guidata dal sindaco Rinaldo Melucci. Ad annunciarlo, incontrando la stampa, FdI, FI e Lega.

    I rappresentanti del centrodestra in Comune sono 8. Quelli del centrosinistra, invece, che sono 7, hanno già depositato le loro firme per le dimissioni da un notaio di Taranto. Per sciogliere il Consiglio comunale servono però 17 firme, essendo il Consiglio a 32, e raggiungere la 16esima firma appare al momento un problema. Qualora la 16esima firma ci fosse, la 17esima verrebbe apposta dal consigliere comunale e consigliere regionale ex Italia Viva, Massimiliano Stellato, che attualmente è nella maggioranza del sindaco e che ha subordinato la sua disponibilità a questa condizione.     Un anno fa fu effettuata una raccolta di firme sempre con lo stesso obiettivo, ma le 17 firme non furono raggiunte, solo per una mancante, quella del consigliere comunale Luigi Abbate, un anno fa all’opposizione e poi entrato nella maggioranza del sindaco con l’incarico di presidente del Consiglio comunale. 

    Melucci è al suo secondo mandato da primo cittadino. È stato rieletto in quota Pd, e con un’alleanza di centrosinistra aperta anche a Verdi e M5S, a giugno 2022 con il 60 per cento dei voti. In meno di due anni, però, la maggioranza è radicalmente cambiata, e oggi non è di centrosinistra. Lo stesso Melucci ha lasciato da tempo il Pd e inizialmente era approdato in Italia Viva. Attualmente la maggioranza non è né di centrodestra, né di centrosinistra, intendendo i partiti che esprimono questi due schieramenti, ma di consiglieri che hanno lasciato i partiti di appartenenza e hanno cambiato gruppo e collocazione diventando perlopiù civici. A novembre 2021 Melucci - eletto per la prima volta a giugno 2017 - fu sfiduciato con una raccolta di firme. Allora però le 17 firme necessarie furono apposte, il Consiglio comunale fu sciolto in anticipo e a Palazzo di Città arrivò un prefetto come commissario.