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Giornale di Taranto - SUCCEDE A SANREMO/ Il "butt' d' sang" del maestro d'orchestra tarantino scambiato per un messaggio filo-palestinese
Sabato, 15 Febbraio 2025 15:45

SUCCEDE A SANREMO/ Il "butt' d' sang" del maestro d'orchestra tarantino scambiato per un messaggio filo-palestinese In evidenza

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Tutto per la scritta dell'acronimo di un'esclamazione tarantina stampata sulla maglietta del maestro Fabio Barnaba, tarantino, che ha diretto Serena Brancale e Alessandra Amoroso nella serata sanremese dedicata alle cover.

Così, la scritta BDS che in tarantino corrisponde all'esclamazione butt' d' sang, un modo di dire colorito che vuol dire  più o meno accidenti, è stata scambiata per Boicottaggio, Disinvestimento, Sanzioni (BDS), sigla di un movimento a guida palestinese che chiede appunto sanzioni contro Israele. Tale errata interpretazione della scritta ha scatenato un mare di polemiche sui social tra sostenitori e oppositori della supposta incursione politica nel Festival.

A chiarire l'equivoco ci ha pensato, in conferenza stampa, il direttore della Gazzetta del Mezzogiorno Mimmo Mazza e lo stesso Barnaba che sul suo profilo social scrive: "Mi hanno chiesto cosa significa BDS. 

Questa la mia spiegazione: È un motto per dire “sangue sudore e lacrime” in tarantino, è un acronimo che rappresenta i sacrifici che i musicisti fanno per esprimere la loro arte. Ho voluto portare anche un pò di Taranto sul palco visto che c’erano Bari e Lecce!  Tutte e tre unite in un unico abbraccio!".

Chiarito il senso della scritta i social si sono scatenati in questa direzione.

Angelo Mellone direttore del Daytime Rai incalza "Questa la capiscono solo i tarantini: dopo la maglietta BDS del maestro Barnaba, domani mi faccio una maglietta con su scritto UPDM." E insomma, per chiuderla in tarantino, anche a Sanremo "a Madonn sap a ci port l r'cchin!..."

Lu.Lo.