di Luca Lorusso
Il caso del progetto per la realizzazione a Taranto del più grande dissalatore d'Europa continua a tenere banco.
Dopo che la conferenza dei servizi ha dato il via libera al progetto che andrebbe a realizzarsi di in uno dei luoghi di grande valore storico, naturalistico e culturale.
Tutto ciò benché Arpa Puglia, l’Asl di Taranto, il Ministero dei Beni Culturali, il Comitato per la difesa del Territorio Jonico e altre associazioni, abbiano evidenziato che tale realizzazione il dissalatore "andrà a compromettere l’ecosistema e la biodiversità del fiume Tara, senza risolvere la crisi idrica."
E all'indomani della decisione è battaglia.
"Annunciamo sin da subito - scrive Europa Verde - che chiederemo attraverso una nuova mozione, l’impugnazione del provvedimento innanzi al TAR da parte del Comune di Taranto e sottoporremo la questione alla Commissione Europea, attraverso i nostri Europarlamentari.
Invitiamo tutte e tutti coloro ad unirsi la battaglia e fare pressione sulla Regione Puglia con ogni iniziativa utile. Siamo ancora in tempo per bloccare il dissalatore."
Promette battaglia anche il Comitato per la Difesa del Territorio Jonico che aveva presentato senza ricevere l'esito auspicato una richiesta formale per sospendere la Conferenza dei Servizi basandosi sulla vicinanza temporale con la riunione della V Commissione Ambiente, fissata per martedì 14 gennaio. In questa occasione il Comitato intende esporre le criticità del progetto e le preoccupazioni della comunità locale in un confronto istituzionale più ampio e approfondito.
Secondo il Comitato, sospendere l’incontro tecnico avrebbe garantito un maggiore rispetto dei principi di trasparenza e partecipazione democratica, fornendo il tempo necessario per valutare a fondo gli impatti ambientali, sociali ed economici dell’iniziativa.