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Giornale di Taranto - BONIFICA AREA DI TARANTO/ Il Governo proroga l'incarico di commissario a Uricchio per tutto il 2025
Venerdì, 03 Gennaio 2025 14:00

BONIFICA AREA DI TARANTO/ Il Governo proroga l'incarico di commissario a Uricchio per tutto il 2025 In evidenza

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Vito Felice Uricchio, commissario per la bonifica dell’area di Taranto, é stato prorogato nell’incarico dal Governo per tutto il 2025. E contestualmente si è sbloccata anche la questione della struttura di personale che affiancherà il commissario nella sua attività.

    Con un Dpmc del 28 febbraio scorso, Uricchio è stato designato per la prima volta commissario dall’1 marzo al 31 dicembre in sostituzione del prefetto di Taranto, Demetrio Martino, che dal 2 ottobre 2023 è prefetto di Verona. Uricchio é nominato in base al decreto legge n. 129 del 7 agosto 2012 divenuto poi legge n. 171 del 4 ottobre dello stesso anno (“Disposizioni urgenti per il risanamento ambientale e la riqualificazione del territorio della città di Taranto”). Uricchio è il quarto commissario delegato a questa funzione. 

    “Il Dpcm di proroga - spiega Uricchio - è stato firmato il 27 dicembre, ma io non l’ho ancora materialmente avuto in quanto è alla Corte dei Conti. La vicenda é comunque risolta. Ci sono novità anche sul personale. Ora vedrò materialmente il decreto quando mi sarà consegnato, ma è risolta anche questa situazione. Il decreto affronta anche il problema del personale della struttura commissariale così come previsto nella norma”. Sono dieci, tra tecnici e amministrativi, le unità del commissario, che intanto ha già nominato due sub: il vice prefetto Stefania Fornaro - che già aveva collaborato con l’ex commissario alla bonifica, Vera Corbelli - e l’ingegnere ambientale Anna Maria Basile. 

“Ora dobbiamo ovviamente riprendere tutto” commenta Uricchio in merito all’avanzamento della revisione del Sin Taranto, il Sito di interesse nazionale che racchiude le aree ritenute inquinate.

    “Abbiamo fatto una prima revisione - dice Uricchio in merito al decreto del ministro dell’Ambiente arrivato poco prima di Natale - che è stata molto utile e importante per avviare un percorso ma anche per sistemare un pò di situazioni perché in ogni caso l’incertezza sulla dimensione della linea, costituiva un freno e non consentiva di poter sbloccare nulla”.

    Col decreto del ministro Gilberto Pichetto Fratin adesso una serie di aree, diverse delle quali retroportuali, sono uscite dal Sin e quindi sono svincolate. Non essendo più ritenute inquinate, possono essere restituite alla fruizione, a partire da quella relativa a potenziali investitori.     “Importante è aver ripristinato un meccanismo, quello della deperimetrazione, che si era incagliato, perché erano molti anni che non si effettuava una revisione, così come importante è l’assegnazione del personale che mi mette nelle condizioni di poter operare - sostiene Uricchio - nel Dpcm non ci sono i nomi di coloro che costituiranno nella struttura. Ora saprò se posso sceglierli direttamente oppure dovrò fare un interpello. In ogni caso è positivo”.

    Con la deperimetrazione le aree svincolate dal Sin di Taranto - nel decreto ministeriale identificate con i riferimenti catastali: numero del Foglio al Comune di Taranto e particelle - sono “Ecologica”, “Rec.Sel.”, quelle di proprietà della società Irigom, il “Distripark”, gli “ex Cantieri Tosi”, l’infrastruttura portuale vasca di colmata a ovest di Punta Rondinella, l’area “Raddoppio IV Sporgente” e la “Darsena”.