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Giornale di Taranto - LA RECENSIONE/ Özpetek al Savoia di Taranto per presentare Diamanti: la magia del cinema che racconta le donne
Martedì, 31 Dicembre 2024 14:10

LA RECENSIONE/ Özpetek al Savoia di Taranto per presentare Diamanti: la magia del cinema che racconta le donne In evidenza

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di Ingrid Iaci 

Accolto nel pomeriggio di ieri da un fragoroso applauso del pubblico del cineplex Savoia di Taranto, il regista Ferzan Özpetek ha dialogato con i presenti al termine della proiezione di "Diamanti", il film che ha diretto e dedicato, oltre che a tutte le donne, a Mariangela Melato, Virna Lisi e Monica Vitti, le attrici cioè simbolo del cinema italiano con cui avrebbe voluto lavorare.

Il film è un omaggio al mondo variegato delle donne, al loro modo di cadere e rialzarsi dalle difficoltà che la vita inevitabilmente pone loro davanti.

Ma ciò che è davvero straordinario è il modo in cui Ozpetek racconta la natura stessa del cinema, il luogo, cioè, dove realtà e finzione si compenetrano.

Tutto accade in una famosa sartoria romana degli anni settanta, metafora del meraviglioso intreccio di ricami e di storie che è la vita nella realtà come lo è il cinema nella finzione. D'altronde le singole vite dei personaggi femminili non sono altro che l'espediente per raccontare come è nato questo film in cui il regista turco ha voluto riunire un cast davvero stellare.

Luisa Ranieri e Jasmine Trinca, sono le due protagoniste, ma anche Vanessa Scalera, Sara Bosi, Loredana Cannata, Geppi Cucciari, Anna Ferzetti, Aurora Giovinazzo, Nicole Grimaudo, Milena Mancini,  Paola Minaccioni,  Elena Sofia Ricci, Lunetta Savino, Carla Signoris, Kasia Smutniak,  Mara Venier, Giselda Volodi, Milena Vukotic, Stefano Accorsi, Luca Barbarossa, Vinicio Marchioni, Valerio Morigi, Edoardo Purgatori, Carmine Recano sono tutti e tutte semplicemente straordinari.

"Ho visto che quando le donne lavorano insieme sanno dimostrare grande affetto e solidarietà tra loro. E la stessa complicità è nata sul set tra le attrici, che durante la pausa pranzo, ad esempio, se ne andavano a mangiare tutte insieme in una stanza" ha sottolineato ieri sera il regista durante l'incontro con il pubblico.

A Elena Sofia Ricci, che nel film tocca la parte di un personaggio previsto nella storia ma poi eliminato, un fatto realmente accaduto, spetta consegnare agli spettatori del film il messaggio finale che poi altro non è che la riflessione di Özpetek sul proprio lavoro, ossia che la magia del Cinema, e dell'arte in generale, non sta in ciò che si vede, ma in quello che si sente.

E a sentire i commenti nel post proiezione, la magia si è davvero realizzata.

Ultima modifica il Martedì, 31 Dicembre 2024 15:08