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Giornale di Taranto - ANZIANO TRUFFATO/ Quattro arresti tra Taranto e Martina F.: in manette avvocato e carabiniere
Lunedì, 30 Dicembre 2024 14:48

ANZIANO TRUFFATO/ Quattro arresti tra Taranto e Martina F.: in manette avvocato e carabiniere In evidenza

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Un carabiniere in servizio alla stazione di Martina Franca (Taranto), un avvocato di Taranto e altre due persone sono state arrestate oggi in quanto indiziate dei reati di circonvenzione di incapace, violenza privata, infedele patrocinio, autoriciclaggio. riciclaggio, peculato e truffa aggravata. Sono tutti ai domiciliari. Nelle indagini, coordinate dalla Procura di Taranto ed effettuate dai Carabinieri della polizia giudiziaria, è emerso che il militare, approfittando dello stato di inferiorità fisica e psichica di una persona ultraottantenne residente in una zona rurale di Martina Franca, anziano senza parenti, lo aveva indotto a versare sul suo conto corrente, cointestato alla moglie, la somma di 184.000 euro. Parte di tale danaro, comunica il procuratore aggiunto di Taranto, Enrico Bruschi, anziché “essere impiegata per provvedere al sostentamento ed alla cura dell'anziano, era stata utilizzata per soddisfare esigenze personali della coppia e, in particolare, per l'estinzione di un mutuo, il pagamento di finanziamenti vari, l'acquisto di beni mobili e immobili”. Un’altra parte della somma, invece, era stata trasferita su conti intestati alla moglie del carabiniere per ostacolare l'identificazione della provenienza delittuosa.  Il raggiro nei confronti dell'anziano - nel frattempo deceduto e che era stato trovato, durante le indagini, in stato di completa indigenza - è stato organizzato con l'ausilio dell’avvocato che aveva assistito l’ultraottantenne in una controversia civile e che, successivamente, era entrato in conflitto con la persona offesa per ragioni professionali. Ha partecipato al raggiro anche un’altra persona, legata da rapporti di conoscenza e frequentazione sia con la vittima, che con gli altri indagati. Quest’ultima persona, nel tentativo di depistare le indagini verso gli indagati, ha contribuito alla formazione di falsi elementi di prova. Le indagini, oltre a documentare che il carabiniere utilizzava impropriamente l'auto di servizio per scopi personali, consentiva anche di acquisire altri elementi circa un ulteriore episodio di truffa posto in essere dallo stesso carabiniere e dalla moglie in danno di un'altra coppia di anziani. I due, è emerso nelle indagini, “approfittando della condizione di fragilità e vulnerabilità delle vittime, ne carpivano la fiducia e, dopo aver loro prospettato un falso stato di disagio economico, li inducevano a farsi accreditare la somma di ulteriori 20.000 euro tramite bonifico bancario su un conto nella loro disponibilità” precisa il procuratore aggiunto Bruschi. Oltre agli arresti domiciliari a cui sono stati sottoposti i quattro, è stato infine disposto dall’autorità giudiziaria il sequestro preventivo, anche per equivalente, di una somma di oltre 200.000 euro “corrispondente all'intero ammontare del profitto di entrambe le operazioni fraudolente commesse”.