di Luca Lorusso
La città dei due mari si è vestita a festa per celebrare Santa Cecilia, in una giornata che ha saputo unire tradizione, cultura e aggregazione giovanile. L’evento, organizzato da Unilife Staff Organizer in collaborazione con il Sonora - Art Music Drinks & Food, ha rappresentato un momento significativo per Taranto, coniugando la ricchezza delle usanze locali con l’energia dei giovani studenti universitari.
Nonostante le rigide temperature e il forte vento che hanno caratterizzato la giornata, la partecipazione è stata sorprendentemente alta. Studenti di tutte le età hanno accolto l’invito a vivere un’esperienza autentica, dedicata alla riscoperta delle tradizioni tarantine, e hanno avuto l’occasione di degustare le celebri pettole, simbolo gastronomico della festività.
L'organizzazione a cura di Nicoló Gianciotta, fondatore di Unilife Staff Organizer, che ha commentato così il successo dell’iniziativa: "sono orgoglioso di aver creato un’opportunità per i giovani universitari di conoscersi, aggregarsi e, al contempo, avvicinarsi alla cultura di questa città. Portare le pettole, un piatto così semplice ma profondamente radicato nella tradizione di Taranto, tra gli studenti universitari è stato per me motivo di grande soddisfazione".
L’evento si inserisce in un progetto più ampio volto a valorizzare Taranto come una città universitaria emergente. “Questa giornata - ha aggiunto Gianciotta- ha dimostrato che stiamo seguendo la strada giusta. Vogliamo fare di Taranto un polo di riferimento per i giovani, creando momenti di incontro e crescita culturale".
Non è mancato un appello rivolto ai giovani tarantini: “invito gli studenti a rimanere nella propria terra. Ogni giovane che sceglie di restare contribuisce in modo fondamentale alla crescita e al rilancio di Taranto. La città ha bisogno di voi.”
Abbiamo raccolto le dichiarazioni di uno dei numerosi partecipanti, Gabriele Montenero proveniente da Roma, studente della facoltà di Medicina e Chirurgia presso la Sede di Taranto: "sono molto felice di aver avuto l’occasione di conoscere le tradizioni tarantine, come quella delle pettole, che rappresentano un legame profondo con la cultura del territorio. Per noi studenti fuorisede, eventi come questo sono fondamentali, perché ci permettono di sentirci più integrati e di vivere momenti di aggregazione e svago, che sono davvero preziosi in una vita universitaria spesso frenetica e impegnativa. È stato un momento unico, che spero si ripeterà in futuro!”
Taranto, con eventi come questo, dimostra di avere il potenziale per costruire un futuro dinamico e inclusivo, dove le tradizioni locali continuano a vivere attraverso l’entusiasmo dei giovani e si conferma la volontà di Taranto di emergere come città universitaria.