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Giornale di Taranto - JUST TRANSITION FUND/ In avvio a Taranto bandi per 800mln di euro
Giovedì, 14 Novembre 2024 09:03

JUST TRANSITION FUND/ In avvio a Taranto bandi per 800mln di euro In evidenza

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Nella seduta che si è svolta ieri ad Iglesias del Comitato di sorveglianza del programma nazionale “Just Transition Fund Italia 2021-2027”, la Regione Puglia ha annunciato la chiusura del programma operativo entro novembre 2024, azione, questa, che precede gli avvisi pubblici per impegnare gli oltre 800 milioni della dotazione JTF per Taranto a valere sul pilastro pubblico del meccanismo europeo. Il Fondo per la transizione giusta è uno strumento voluto dalla Commissione UE per aiutare le aree territoriali più esposte ad superare l’economia derivata da fonti fossili. All’Italia, la UE ha assegnato poco più di 1 miliardo e destinatari dei fondi sono le aree di Taranto (che riceverà la quota maggiore) e il Sulcis in Sardegna. Alla riunione di oggi in Sardegna era presente anche il Comune di Taranto con il sindaco Rinaldo Melucci. “L’occasione è stata utile - si afferma - per valutare le modifiche alle proposte progettuali, su tutte l’inclusione di quelle schede eventualmente provenienti dal sistema delle grandi imprese”. Secondo il sindaco di Taranto, “presto si potranno impegnare gli acconti ricevuti dall’Italia, poi bisognerà correre e confidare che la burocrazia ordinaria ci consenta di raggiungere l’obiettivo della spesa al 70% entro il 2026 e del restante 30% entro il 2029, salvo rimodulazioni centrali del programma. Più nel particolare - ha commentato Melucci -, siamo molto contenti che la Commissione Europea abbia valutato positivamente i quattro progetti presentati dal Comune di Taranto, uno per ciascuno degli assi di rigenerazione del piano strategico ‘Ecosistema Taranto’ (quella urbana, socioeconomica, ambientale e culturale). Spiace, semmai, registrare che alcuni degli altri elementi del partenariato continuino a non cogliere l’opportunità di presentare progetti utili alla transizione giusta di Taranto, mentre si attardano ancora nella protesta e negli allarmi, che soli non costituiranno alcuna eredità per i lavoratori e il sistema di imprese, ovvero per l’ambiente. Abbiamo espresso favore - aggiunge poi Melucci sulle grandi imprese - esclusivamente nella direzione di consentire a Governo e potenziali investitori la completa decarbonizzazione dell’area di crisi di Taranto, specie con riferimento allo stabilimento siderurgico ovviamente. Tutto ciò che occorrerà per soppiantare gli altiforni con i forni elettrici e sostenere le maestranze in questo processo, noi lo avalleremo. Al contrario - ha detto il sindaco -, fondi del territorio per interventi estetici o non strettamente connessi ad una radicale decarbonizzazione non potranno essere resi disponibili”. 

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