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Giornale di Taranto - G7-FASANO/ Stasera a Brindisi cena i ricchi al castello, il popolo in piazza: scorfano vs friselle
Giovedì, 13 Giugno 2024 07:52

G7-FASANO/ Stasera a Brindisi cena i ricchi al castello, il popolo in piazza: scorfano vs friselle In evidenza

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Sembra quasi di essere catapultati nell’antica Roma, tra i banchetti descritti da Giovenale nella sua Satira V: da un lato i ricchi che banchettano con cibi raffinati, pietanze delicate e vino di qualità, dall’altro i poveri a tavola con pane scuro e verdure comuni. Potrebbe essere l’olio – pugliese – su tela che chiude, in una immagine, ciò che accadrà stasera a Brindisi per il cinquantesimo vertice del G7 e settimo a guida italiana. Da un lato la cena al Castello Svevo con il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella – che accoglierà insieme alla premier Giorgia Meloni i Capi di Stato - dall’altra la “Cena dei poveri”, organizzata dal “Tavolo di coordinamento NOG7” in piazza Vittoria a Brindisi, a partire dalle 18. Nel Castello un mini-concerto jazz del sassofonista Stefano Di Battista, in piazza, invece, dibattiti a cura del movimento – composto da Roberto Aprile, Ciccio Lussone, Cosimo Quaranta – con ospiti curdi e palestinesi e poi un concerto dei “Pizzicame”, nella migliore tradizione pugliese della pizzica. Ai leader e i rispettivi componenti dello staff – accolti in tre sale diverse - sarà offerto un menù “leggero” (e rigorosamente senza carne e pasta lunga, per evitare incidenti diplomatici) di quattro portate: piatti della tradizione pugliese, con qualche tocco internazionale, scelti dallo chef Vincenzo Elia, sotto la supervisione del presidente di Feralberghi Pietrangelo Argenteri, che ha curato ogni dettaglio per il primo appuntamento di stasera. Si comincerà con uno scorfano con pomodorini secchi ed erbe aromatiche, accompagnati da barattieri e pomodorini fiaschetto di Torre Guaceto. Si continua con tortelli ripieni di gallinella con julienne di pesce serra affumicato e poi, ancora, filetto di dentice alle mandorle di Toritto e una crema di burrata di Andria. Il dessert sarà un crumble di tarallo dolce e ciliegie ferrovia, accompagnato da amaro Carduus di Brindisi, a base di carciofo, e caffè Fadi, una torrefazione del posto. Nei calici vino locale di Tenute Rubino: il primitivo Visellio, il rosato Oltremè e il vermentino Libens. Per la “Cena dei poveri”, invece, sono in preparazione 400 frise pugliesi: una sorta di pane biscottato, a forma di ciambella, cotto al forno e poroso, insaporito con pomodoro, olio extravergine d’oliva e rosmarino. E poi cuscus, granelli di semola di grano duro, condito con verdure. Poi acqua e vino “della casa”. Tutto rigorosamente in piatti, bicchieri e tovagliato biodegradabile. “È un modo per unire la tradizione pugliese a quella dei popoli che in questo momento rischiano di più per la guerra e per i cambiamenti climatici – ha spiegato all’Agi Bobo Aprile - In un mondo che va a rotoli, che ha sempre più fame di pace, valori di fratellanza, ripartiamo dalla semplicità di stare assieme”. E poi l’invito a tutti i brindisini di “appendere bandiere bianche e per la pace sui balconi: il messaggio è di continuare a credere in un altro mondo possibile”.